Giro della Svizzera e Giro della Slovenia di ciclismo. Carapaz e Pogacar. Sono le stelle dei Giri “preparatori” al Tour de France ( 26 giugno-18 luglio) . Sono i vincitori del Giro della Svizzera e della Slovenia : vittorie annunciate.
Questa domenica 13 giugno la ricorderanno lungo. Perché per Carapaz, lo scalatore puro che viene dall’Ecuador – vincitore del Giro d’Italia 2019 – è la conferma di una ritrovata forma fisica e mentale. Dunque può andare in Francia sereno. Farà bene.
E il talentuoso Pogacar questa vittoria – la prima, importante, sulle strade di casa! – è la conferma di stare bene e di fare un figurone al Tour anche quest’anno.
Dopo averlo vinto l’anno scorso con 59” su Roglic e con 3’30” su Richie Porte. Un trionfo inatteso, sorprendente. La folla in delirio al suo arrivo, in gruppo, a Novo Mesto.
Giro della Svizzera
GIRO SVIZZERA – Il gran finale ( ottava tappa, Andermatt-Andermatt, 158 km,) è stato affidato alla frazione regina. Un tracciato severo, duro, con tre importanti GPM e più di 3.400 metri di dislivello.
Una tappa che ha avuto una concezione travagliata dato che ha subito un paio di cambiamenti di percorso ( l’ultimo venerdì ) rispetto a quanto originariamente previsto. Comunque le caratteristiche di tappone alpino decisivo sono rimaste inalterate.
L’Oberalpass ( 9,5 km al 6,5% ) è stato affrontato subito dopo il via nella rinomata stazione sciistica. Il Passo Lucomagno ( 16,8 km al 5,3% ) ha dato i primi verdetti selettivi. Infine il mitico San Gottardo (13,1 km al 6,7% ) con scollinamento a 2.000 metri e a 16 km dal traguardo.
Ha vinto la tappa lo svizzero Hino Mader vvhe ha battuto in volata il canadese Woods . Terzo l’ottimo Cattaneo.
Il podio del Giro: 1. Carapaz 2. Uran a 17” 3. Fuglsang a 1’15”. Due italiani nella top ten : Pozzovivo ( 6 ), Cattaneo ( 9 ).
Giro di Slovenia
GIRO SLOVENIA – Solo 5 tappe, edizione n.27. Tracciato dí complessivi 803,7 km, con partenza da Ptuj ( Bassa Stiria, Slovenia nord-orientale ) e arrivo a Novo Mesto ( Bassa Corniola, Slovenia Sudorientale ).
Ma questo Giro sarà ricordato per la bella vittoria di Diego Ulissi, 31 anni, livornese, dopo le sofferenze invernali dovute ad una miocardite ( risolta bene con l’ok dei medici a riprendere l’attività agonistica ). Una vittoria che mancava dal 16 ottobre 2020 ( tappa a Mondelice, Giro d’Italia ).
E per lo strapotere di Tadej Pogacar, idolo sloveno, maglia verde ( leader ) e maglia blu ( scalatori ). Buona l’organizzazione, notevole l’interesse dei telespettatori ( 10 milioni certificati nel 2019 e 700mila visualizzazioni sul profilo Facebook).
Al via cinque squadre World Tour e otto Pro Continental. Per la cronaca l’ultima tappa è stata vinta, con una prepotente volata, dal tedesco Phil Bauhaus ( che aveva vinto anche la prima ). Bauhaus è stato ben pilotato dal suo treno nell’insidioso circuito cittadino. Terzo il suo pesce pilota Haussler.Trentin quarto. Nella top ten di giornata il giovane Matteo Sobrero.
Dulcis in fundo: due italiani sul podio accanto a Pogacar. Sono Ulissi, secondo, a 1’21”; terzo Sobrero a 1’35”. Ottavo Carboni a 2’46”. Non male.