Il belga Remco Evenepoel, 23 anni, alfiere della Corazzata Soudal Quick- Step, campione del mondo su strada in carica, ha vinto da campione quale è la terza tappa del Giro di Catalogna. Vittoria prepotente, limpida: a 300 metri dal traguardo ha allungato su Roglic con una fiammata impietosa e furente. Questa vittoria gli consente il primo posto in classifica generale a pari merito di Roglic che conserva la maglia di leader in virtù degli abbuoni. Ottimo terzo, di tappa e di classifica, l’abruzzese Giulio Ciccone. Il comasco Simone Petilli Petilli è primo nella classifica scalatori.
Giro di Catalogna, gara con tre Gpm di prima categoria
Terza tappa (su sette). Da Olost a La Molina. Tracciato duro di 180,6 km. Occhi puntati sul trio mattatori: Roglic, Ciccone, Evenepoel. Prima parte tranquilla con due sprint intermedi (Manlleu ed Esquirol). Poi dal km 85 la musica è ,cambiata: 3 GPM di prima categoria. Nell’ordine: Coll de Coubet, Coll de la Cruenta e infine La Molina dove è posto il traguardo finale. Partenza ufficiale alle 12.05. Solito copione: fuga di giornata con 7 corridori tra cui gli azzurri Petilli e Zanna. Con loro un big: lo scalatore ecuadoriano Carapaz, oro olimpico di Tokyo e vincitore del Giro d’Italia 2019, ex Ineos e Movistar, oggi alfiere della EF, il team statunitense diretto da Jonathan Vaughter, ex ciclista professionista del Colorado. Un bel drappello. Il gruppo lascia fare e i fuggitivi accumulano un vantaggio di 4’30”. A 60 km dall’arrivo , scollinato il primo GPM (primo Petilli) sono sempre in fuga. Giornata calda, nel sole.
Ultimi 50 km selettivi
I fuggitivi conservano un vantaggio importante (3’40”). Ma il gruppo si sta organizzando per riprenderli. Non è facile. In fuga ci sono ottimi scalatori. I primi battistrada a cedere sono Petilli e l’ecuadoreno Cepeda; al comando restano in cinque, guidati da Carapaz e da Filippo Zana. Poi restano in quattro. Ai -40 km il gruppo ha un ritardo di 2’06”. Il team Soudal guida la caccia. Carapaz e Zana sono staccati da Martin e Van Gils. In vetta al secondo GPM – valico lunare – i tre fuggitivi (Van Gils, Martin e Carapaz) scollinano con un vantaggio di 1’30”. Ai -30 km la situazione è immutata. Nella discesa (oltre 80 km/h) i battistrada perdono altri 30”. Ai -15 km il gap è ridotto a 50”.
Finale spumeggiante
Il trio fuggiasco attacca l’ultima salita visibilmente provato. Il gruppo guadagna terreno e secondi. Ai -10 km il vantaggio di Van Gils e Carapaz è di soli 12”. Prima e’ raggiunto l’ecuadoreno, poi il belga. Gruppo compatto ai -8,2 km. Roglic e Ciccone si mettono alla ruota di Evenepoel e si altrernano nella marcatura stretta. Ultimi 5 km, tensione alle stelle, fiammata di Evenepoel. Si frantuma il gruppo. Scappano ,insieme, Evenepoel e Roglic. Prendono il largo. Ultimi mille metri al 5,5%. Duello tra il belga e lo sloveno. Spettacolo puro. Parte Evenepoel ai 4600 metri, Roglic non recupera e Remco vince nettamente,a braccia alzate, rifilando addirittura 2” allo sloveno. Evenepoel vince la tappa ma Rogkic, in virtù dei piazza, conserva la maglia di leader senza distacchi. Terzo Ciccone a 19”.