Giro di Sicilia storico. Il neozelandese Finn Fisher-Black, 21 anni, alfiere del UAE Emirates ha vinto la prima tappa del Giro di Sicilia arrivando in solitaria al traguardo di Agrigento. Ha vinto di astuzia creando un buco negli ultimi 1100 metri. Un margine sufficiente per volare all’arrivo indisturbato.
Tappa mossa nel finale
Prima tappa, la Marsala-Agrigento di 159 km, un tracciato molto ondulato con una ascesa finale di tutto rispetto. È andata secondo antico copione. Al via anche la Nazionale italiana. Il c.t. Bennati ha convocato sette corridori: Viviani, Bertazzo, Bonelli,Fortin, Galli,Scartezzini, Ursella. Partenza alle 11.40, temperatura ottimale (18 gradi) e sole. Ideale per i ciclisti. Prima fuga dopo mezz’ora di sette uomini. Scollinano al Gpm di Partanna con 2’17” di vantaggio. Tra i sette battistrada cinque sono italiani; con loro l’azzurro Niccolò Galli, 21 anni, oro su pista agli Europei in Portogallo. Al traguardo volante di Montallegri (posto al km 127,6) Thalmann passa per primo anticipando Belleri.
Ultimi 15 km con sorpresa
Tre uomini al comando con un margine di soli 39”. Con Belleri ci sono Thalmann e Schoenberger. Ultimi 10 km il terzetto resiste ma il vantaggio sul gruppo è sceso a 20”. E cala inesorabilmente. La fuga infatti termina a 5 km dal traguardo. Bagarre finale, salita e vento. Si profila una volata di gruppo. Ultimo km, sorprende tutti il neozelandese Fischer–Black, allunga secco protetto dalla squadra (e il compagno Ulissi volontariamente rallenta) liberando il giovane Fisher che così va a cogliere la prima vittoria della sua carriera. Secondo posto per Vincenzo Albanese che nello sprint dei battuti ha piegato facilmente Diego Ulissi e Damiano Caruso.
Seconda tappa (mercoledì 12 aprile)
Da Canicattì a Vittoria di 193 km. via Mazzarino e Barranfranca , 2.100 metri di dislivello. E una novità assoluta: un neozelandese leader della classifica. Questo, come già detto, è un Giro di Sicilia storico.