Giro d’Italia, ci siamo: giovedì sera 2 maggio la presentazione delle 22 squadre (176 corridori ) al Parco del Valentino di Torino; sabato, alle 13.50 la partenza dal capoluogo piemontese. Arrivo domenica 26 a Roma, al Colosseo.
Un Giro ben costruito: 21 tappe, due giorni di riposo (13 e 21), due crono, 6 arrivi in salita (la Cima Coppi è quest’anno il Passo dello Stelvio), traguardi nelle città (Lucca, Perugia, Napoli, Padova, Roma), tracciato di complessivi 3.321,2 km e 42.900 metri di dislivello.
Tutte le 22 squadre sono agguerrite. Provengono da Paesi diversi, anche dall’Australia, Israele, Kazakistan, Stati Uniti, Emirati Arabi. Naturalmente ci sono tutti i grandi team europei. La Francia è presente con 4 squadre di serie A (Arkea, Cofidis,AG2R La Mondiale, Groupama); il Belgio con 3 (Alpecin, Intermarche’, Soudal Quick-Step). Con due squadre: Italia (Polti Kometa e la Bardiani CSF-Faizane’), Stati Uniti (EF Education-EasyPost e Lidl-Trek), Paesi Bassi (Visma e DSM-Firmenich Postnl). Seguono con una squadra: Kazakistan (Astana), Bahrain (B. Victorius),Germania (Bora-Hansgrohe), Inghilterra (Ineos Grenadiers), Israele (Israel-Premier Tech),Spagna (Movistar), Australia (Jayco Alula), Svizzera (Tudor), Emirati (UAE Team Emirates).
Occhi puntati in particolare su tre corridori da vertice: Filippo Ganna, Antonio Tiberi, Jonathan Milan. Da seguire, a vario titolo, i seguenti: Conci,Verre, Velasco, Ballerini, Fortunato, Scaroni, Aleotti, Oldani,Vendrame, Germani, Colleoni, Petrilli, Frigo,Bagioli, Consonni, Cimolai, Milesi, De Marchi, Zana, Fabbro, i fratelli Bais (Davide e Mattia), Lonardi, Maestri, Pietrobon, Piganzoli, Affini, Trentin, Dainese, Pozzovivo,Covili, Fiorelli, Marcellusi, Martinelli,Pellizzari, Tonelli, Zanoncello, Caruso, Pasqualon. Il più giovane è il marchigiano Giulio Pellizzari, 20 anni ; il più vecchio è il lucano Domenico Pozzovivo, 41 anni, già sette giri nel palmares e due lauree (Economia e Scienze motorie).
Nessun dubbio: lo sloveno Tadej Pogacar, classe 1998, alfiere della corazzata UAE Emirates, ingaggio record ( 6 milioni a stagione) è il super favorito del Giro. Il fenomeno che ha vinto 2 Tour e 6 Classiche Monumento, è pronto al debutto rosa e alla doppietta col Tour. Una doppietta che manca al ciclismo dal 1998, impresa Pantani. Pogacar ha detto:” Io vivo di sfide. E il mio piano è chiaro, sono troppo giovane per ricordare Pantani dal vivo, ma sarebbe un sogno fare come lui”. Oggi Pogacar sembra più forte che mai. Ha dominato Strade Bianche, Catalogna, Bastogne Liegi. Ha chiuso terzo alla San Remo. Ad insidiare il suo sogno ci proveranno: Geraint Tomas, Antonio Tiberi, Bardet, Uijtdebroeks. Spettacolo garantito.
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