Giro d’Italia, edizione 104, ha vinto il colombiano Egan Bernal. Filippo Ganna ha vinto la cronometro conclusiva, la Senago-Milano di 30,3 Km. Bernal dopo il Tour de France 2019 si porta a a casa anche il Giro d’Italia. Torna a Bogotà , recupera dalle fatiche italiane, non andrà alle Olimpiadi e si prepara alla Vuelta spagnola ( 14 agosto-5 settembre ).
Super Pippo non solo ha vinto la prima e la seconda cronometro, ma ha fatto un record significativo: ha vinto le ultime cinque crono del Giro. Dopo Palermo, Valdobbiadene, Milano 2000,Torino 2021 . Ha battuto il primato di Moser.
Alle spalle di Bernal un sontuoso Damiano Caruso, molto festeggiato al traguardo, a solo 1’29” dal colombiano.
Terzo il britannico Simon Yates a 4’15”. Quarto il russo Vlasov, quinto il colombiano Martinez. Il secondo miglior italiano è stato Davide Formolo, quindicesimo. Seguono Fortunato ( 16), Ulissi ( 17 ), Nibali ( 18 ), Moscon ( 24 ), Gavazzi ( 29 ), Bettiol ( 30 ).E nella cronometro finale, alle spalle di Ganna ( che ha pure forato ) gli specialisti Cavagna ( a 12” ) e Affini ( 13” ).
È stato un Giro ricco anche di autentici momenti di commozione pura, inattesa. Due esempi sul filo della memoria. Lorenzo Fortunato primonel mitico tappone dello Zoncolan, lui che in carriera non aveva mai vinto qualche corsa importante. Indimenticabile il suo sconvolgimento emotivo. E poi l’ormai famosa “ pacca sulla spalla “ con cui Damiano Caruso, 33 anni – una vita da gregario – a 6,5 chilometri dall’arrivo, ha voluto ringraziare il suo “ scudiero “ Pello Bilbao, quando si è sfilato mettendosi sulla destra – missione compiuta – per averlo pilotato nella sua fuga trionfale e un po’ folle. Un gesto poetico di chi conosce il valore di un grazie. Le parole non servono.
Le tre maglie “ damigelle “ della maglia rosa del Giro: ciclamino,azzurra, bianca
Tre maglie ambite. Di prestigio. Sagan ha vinto la ciclamino , leader della classifica a punti davanti a Cimolai e Gaviria. L’azzurra è stata assegnata al miglior scalatore, cioè Geoffrey Bouchard che ha preceduto, nell’ordine, Bernal e Caruso. La maglia bianca che premia i giovani nati dopo il primo gennaio 1996 è andata a Bernal. Secondo Vlasov, terzo il colombiano Martinez. Quarto Almeida. Poi Foss e Fortunato. Chiude Attila Valter che è stato in rosa tre giorni, dopo De Marchi. Il futuro del ciclismo è ( anche ) cosa loro. Auguri.