Giro d’Italia, impresa d’altri tempi di Alaphilippe dopo 140 km di fuga con Maestri. Pogacar sempre in rosa

Impresa d’altri tempi del francese Julian Alanphilippe, 31 anni, alfiere della Soudal Quick – Step dopo una fuga di 140 km (quasi tutti con Maestri). Il francese 2 volte campione del Mondo (Imola 2020, Fiandre 2021) si è ritrovato sulle strade marchigiane confermando il suo talento e la sua ferocia agonistica. È il caso di ricordare che in carriera ha vinto una San Remo, tre edizioni della Freccia Vallone, Le Strade Bianche 2019, 6 Tappe al Tour de France, una alla Vuelta e questa di Fano. Al traguardo è stato sommerso dagli abbracci dei compagni di squadra e degli avversari. Pogacar è rimasto in maglia Rosa.

TAPPA MARCHIGIANA

Dodicesima tappa, la Martinsicuro-Fano di 193 km, dall’Abruzzo alle Marche. Un percorso suggestivo e insidioso per attaccanti. Tappa marchigiana che ha toccato tutte le cinque province ed ha registrato ben 4 Gpm e due Sprint. Partenza alle 12.27, si costeggia la Costa Adriatica. Finora sono 22 i ritirati. Dopo vari tentativi di fuga si materializza quella di giornata con Alaphilippe e Maestri. Quest’ultimo si aggiudica il traguardo volante di Recanati al km 77,5. Segue l’ascesa verso Osimo (7 km al 2,5%), primo ancora il concittadino di Cesare Zavattini (Luzzara, Reggio Emilia). La coppia di testa regge inseguita da un gruppetto di nove corridori tra cui Narvaez , Scaroni ed Hermans. Ai -70 km i due battistrada sono sempre al comando. Il gruppo maglia rosa è in ritardo di oltre 5 minuti. A Monsano (Ancona) il secondo GPM che Maestri scollina per primo. Se ne sono andati 126,8 km. Buona la temperatura. Ad Ostra Vetere (Ancona) il terzo GPM; strappo al 10% (primo Alaphilippe). Maestri passa per primo all’Intergiro di Ripe. La Croce è il quarto GPM, primo di nuovo Maestri. Ultimi 40 km, direzione Mondolfo (Pesaro-Urbino). Situazione immutata. Ai -30 la coppia resiste con 1’17” sui più immediati inseguitori.

LA SVOLTA SUL MONTE GIOVE

Ultimi 20 Km. La Corsa si accende. I nove inseguitori alzano il ritmo. Sul colle nelle vicinanze di Fano è bagarre. I fuggitivi conservano 44” all’ultimo strappo. Alaphilippe resta solo ai -11 con uno scatto violento. L’ultimo Muro è micidiale, al 20%. Alaphilippe resiste. Ultimi 5 km: il francese vola a traguardo con un margine sicurezza di una quarantina di secondi. Entra a Fano tra due ali di folla. E chiude la tappa in 4h07’44. Una impresa impreziosita da 140 km di fuga. Una vittoria che mancava da undici mesi (Delfinato). Il gruppo maglia rosa arriva con oltre 5 minuti di ritardo.

ORDINE DI ARRIVO

  1. Alaphilippe 2. Narvaez (+0.31), 3. Hermans (+0.32), 4. Valgren (+0.43), 5. Scaroni (+0.43), 6. Matteo Trentin (+1.30), 7. Clarke (+1.30), 8. Lemreze (+1.30), 9. Mirco Maestri (+1.30), 10. B. Thomas (+1.30).

CLASSIFICA GENERALE

  1. Pogacar, 2. Martinez (2.40), 3. Geraint Thomas (+2.56), 4. O’Connor (+3.39), 5. Tiberi (+4.27), 6. Bardet (+4.57), 7. Fortunato (+5.19), 8. Zana (+5.23), 9. Rubio (+5.28), 10. Arensman (+5.52).

VENERDÌ  AL VIA DA RICCIONE

Frazione N. 13 tutta Emiliano-Romagnola. Tappa riservata ai velocisti; 179 km da Riccione a Cento di Ferrara. Tappa tranquilla, dopo le tante tossine accumulate nelle gambe in quelle precedenti. L’unico pericolo potrebbe arrivare dal vento, comune in queste zone della Riviera Romagnola. È l’ultima occasione per gli sprinter prima di un’ultima settimana sulle grandi montagne dolomitiche che, come da tradizione, deciderà il Giro. Classica tappa di trasferimento.

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Filippo Limoncelli