Giro d’Italia, Roma ha abbracciato il Giro alla sua ultima tappa. La città eterna ha reso onore alla Corsa Rosa con una marea di gente. Ovazioni per Tadej Pogacar, vincitore del Giro, edizione n. 91. Il fenomeno sloveno ha chiuso il Giro con la sesta vittoria personale eguagliando Mercks. Pogacar è arrivato a Roma dopo essere stato 20 giorni in Rosa, ma sopratutto è arrivato a Roma con la nomea di “ cannibale gentile “ , capace di gesti nobili e indimenticabili.
L’ultimo dei quali in discesa dal Grappa, quando ha regalato a un ragazzino a bordo strada, la borraccia che gli aveva appena dato il massaggiatore del suo team. Anche per questo i ragazzi lo amano. E quella borraccia adesso ispirerà una generazione. Tadej ha firmato un Giro bello, memorabile e spumeggiante.
Tra migliaia di tifosi e bandiere slovene, come si è visto anche sul monte Grappa. Impresa coronata al traguardo dal bacio con la fidanzata ciclista Urska che ha detto ai microfoni di mezzo mondo:” Il mio Tadej è unico. Ha portato il sorriso sulle facce di tutti”.
Prima dell’apoteosi a Roma, Tadej Pogacar ha centrato sei vittorie al Giro completando un palmares di 77 vittorie in totale tra cui 2 Tour, 3 Giri di Lombardia, 1 Fiandre e 2 Liegi. Le tappe che ha vinto al Giro 2024.
OROPA – Al santuario di Oropa Pogacar ha vinto in solitaria e conquistato, a 25 anni, la sua prima maglia Rosa.
PERUGIA – Vittoria nella cronometro Foligno-Perugia di 40 km. Ha preceduto Ganna di 17” grazie ad un finale in salita con punte del 16%.
PRATI DI TIVO – Terza vittoria nella ottava tappa. Nella ascesa finale con 22 tornanti Tadej ha fatto la differenza mettendo in fila scalatori del calibro di Martinez (2), O’Connor (3), Tiberi (4).
LIVIGNO – Pogacar ha vinto con una impresa la tappa più dura del Giro. Primo sul Mottolino (2385m.). Quintana secondo a mezzo minuto.
SANTA CRISTINA – Arrivo in solitaria e in scioltezza. Tappa mutilata per il maltempo.
BASSANO DEL GRAPPA – Impresa memorabile con la doppia scalata del Monte Grappa. Pogacar ha fatto il vuoto firmando una delle sue migliori prestazioni.
Ha detto lo scrittore Fabio Genovesi, premio Strega giovani nel 2015:” Tadej ha lottato contro se stesso e regalato gesti indimenticabili. I giovani sono pazzi di lui: sentono che ha qualcosa da dire e da dare. Ha appassionato noi tutti ma anche chi conta di più cioè i ragazzi che la fiamma del ciclismo dovranno tenerla accesa e portarla avanti. E allora grazie a Pogacar che non ha fatto meglio degli altri, perché gli altri non ci sono mai stati nel suo mistico viaggio. Ogni giorno ha superato se stesso. Noi qui a bordo strada innamorati persi di un angelo in bici, due grandi ali rosa sulla schiena”.
Una passerella nel sole. Bagno di folla. Partenza alle 15.47 da Roma. Tappa di 125 km con 8 giri conclusivi in un circuito cittadino di 9,5 km che ha costeggiato i punti iconici della Grande Bellezza come i Fori Imperiali ,Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza Navona, Circo Massimo ed arrivo in Via di San Gregorio.
Tracciato su asfalto e Sanpietrini. Poche note: quartetto un fuga, gruppo sempre vigile, Pogacar in prima linea con i suoi pretoriani,ultimi km sopra i 50 km/h. Volatona. Vince Merlier che brucia Jonathan Milan affaticato da una rimonta Impossibile (incidente meccanico a 7km dal traguardo). Terzo Groves, quarto Gaviria., settimo Dainese, ottavo Lonardi.
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