Giro d’Italia, il friulano Jonathan Milan, 22 anni, alfiere del team Bahrain Victorius, ha vinto con una volata prorompente la seconda tappa.
Il gigante di Tolmezzo (Udine) ha disteso i suoi 194 centimetri nello sforzo titanico, ha gettato nella mischia la sapienza tattica del pistard, oro olimpico nel quartetto con Filippo Ganna. Ha centrato la vittoria davanti a Dekker, Groves e altri favoriti di giornata come Gaviria e Matthews. Evenepoel resta in maglia rosa. È cambiata solo la maglia azzurra, ora del francese Lapeira.
Prima tappa in linea da Teramo a San Salvo (204 km) e, come da copione, fuga di giornata più che interessante. Partenza nel sole alle 12.35 e subito cinque all’attacco: Lapeira, Bais, Gandin, Champion, Verre. I battistrada accumulano anche 5 minuti di vantaggio.
Due corridori in evidenza: Gandin, vincitore dei due traguardi volanti (Pescara, Chieti) e Paul Lapeira, primo nei due GPM (Silvi Paese, Ripa Teatina). Corsa tranquilla, indolente, risparmiosa, costiera, temperatura ideale. Ai -50 km restano al comando due italiani e un francese: Gandin, Baisi e Thomas Champion. Il gruppo maglia rosa controlla senza preoccupazioni. A Marina di San Vito Chietino, 40 km dall’arrivo, il plotone si scuote dal torpore e va a raggiungere i tre battistrada. Comincia una nuova corsa.
A 25 km dalla linea d’arrivo le squadre allertano i loro “treni”. Gli uomini jet stanno coperti e si preparano al duello. Si viaggia intorno ai 50 km/h per impedire fughe letali. Tre squadre controllano (Jumbo, Movistar, Soudal). Strada larga, gruppo corto. La velocità aumenta.
A 7 km dal traguardo si fa vedere la Ineos. È caccia alle migliori posizioni. C’è una brutta caduta che coinvolge un paio di spettatori. Finale thrilling. Ci sono tutti i re dello sprint. Sgomitate a go-go. Il friulano Jonathan Milan legge bene la traiettoria, trova un pertugio e scatena la sua potenza vincendo nettamente. Il favorito Gaviria solo settimo.
Il fenomeno belga è partito col botto. Sabato ha spazzato via gli avversari nella cronometro d’apertura del Giro d’Italia (6-28 maggio,21 tappe, 3.482,6 km), rifilando 22” – in soli 18,6 km di percorso sulla Costa dei Trabocchi – al super favorito Filippo Ganna, il recordman dell’ora. Niente da fare.
La prima maglia rosa del Giro 2023 è andata a lui, al campione del mondo Remco Evenepoel, 23 anni, talento cristallino, arrivato in Italia fresco vincitore della Liegi. Deciso a ripetersi. La vittoria a 55,2 km/h ha impressionato. Ma la Corsa Rosa è appena iniziata e le sorprese non mancheranno come promettono i cinque arrivi in salita.
Frazione di 210 km e 1.400 metri di dislivello. È una delle tappe più lunghe. Dall’Abruzzo alla Basilicata passando per Foggia. Finale con due GPM in rapida successione.
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