Al via il Giro d’Italia, edizione n.107. Partenza sabato 4 maggio da Torino alle 13.50. Arrivo domenica 26 a Roma, al Colosseo. Un Giro ben costruito: 21 tappe, due giorni di riposo (13 e 21), due crono, 6 arrivi in salita (la Cima Coppi è quest’anno il Passo dello Stelvio), traguardi nelle città (Lucca, Perugia, Napoli, Padova, Roma), tracciato di complessivi 3.321,2 km e 42.900 metri di dislivello.
Partenza da Venaria Reale e traguardo a Torino. Dalla seicentesca Reggia capolavoro, al capoluogo piemontese. Tappa molto mossa dopo una fase pianeggiante di 45 km passando per Chivasso. Quindi si entra nel circuito finale di circa 30 km con due GPM (Berzano di San Pietro e il colle di Superga). Poi discesa a Corso Moncalieri-Torino. E dopo 118 km di corsa c’è l’ultima asperità di giornata: il Colle Madddalena (698 metri; 7 km al 7%); poi ultima discesa a Moncalieri. Quindi lo strappo conclusivo di San Vito (1,4 km, pendenza media del 9,8% con punte del 16%) da ripetere due volte. La discesa veloce termina a 600 metri dalla linea d’arrivo.
Tutte le 22 squadre sono agguerrite. Provengono da Paesi diversi, anche dall’Australia, Israele, Kazakistan, Stati Uniti, Emirati Arabi. Naturalmente ci sono tutti i grandi team europei. La Francia è presente con 4 squadre di serie A (Arkea, Cofidis,AG2R La Mondiale, Groupama); il Belgio con 3 (Alpecin, Intermarche’, Soudal Quick-Step). > Con due squadre: Italia (Polti Kometa e la Bardiani CSF-Faizane’), Stati Uniti (EF Education-EasyPost e Lidl-Trek), Paesi Bassi (Visma e DSM-Firmenich Postnl). > Seguono con una squadra: Kazakistan (Astana), Bahrain (B. Victorius),Germania (Bora-Hansgrohe),Inghilterra (Ineos Grenadiers), Israele (Israel-Premier Tech),Spagna (Movistar), Australia (Jayco Alula), Svizzera (Tudor), Emirati (UAE Team Emirates).
Occhi puntati in particolare su tre corridori da vertice: Filippo Ganna, Antonio Tiberi, Jonathan Milan. Da seguire, a vario titolo, i seguenti: Conci, Verre, Velasco, Ballerini, Fortunato, Scaroni, Aleotti, Oldani, Vendrame, Germani, Colleoni, Petrilli, Frigo, Bagioli, Consonni, Cimolai, Milesi, De Marchi, Zana, Fabbro, i fratelli Bais (Davide e Mattia), Lonardi, Maestri, Pietrobon, Piganzoli, Affini, Trentin, Dainese, Pozzovivo, Covili, Fiorelli, Marcellusi, Martinelli, Pellizzari, Tonelli, Zanoncello, Caruso, Pasqualon. Il più giovane è il marchigiano Giulio Pellizzari, 20 anni ; il più vecchio è il lucano Domenico Pozzovivo, 41 anni, già sette giri nel palmares e due lauree (Economia e Scienze motorie).
Lo sloveno Tadej Pogacar, 25 anni, alfiere della corazzata UAE Emirates, ingaggio record (6 milioni a stagione) è il super favorito del Giro. Giovedì sera alla presentazione delle 22 squadre – sfilata sotto la pioggia al Castello del Valentino- Pogacar è stato accolto da ovazioni. Ha risposto: “Sono qui per il maglia rosa e mi diverto sempre di più”. Il fenomeno che ha vinto 2 Tour e 6 Classiche Monumento, è pronto al debutto rosa e alla doppietta col Tour. Una doppietta che manca al ciclismo dal 1998, impresa Pantani. Pogacar ha aggiunto: “Io vivo di sfide. E il mio piano è chiaro, sono troppo giovane per ricordare Pantani dal vivo, ma sarebbe un sogno fare come lui”.
Oggi Pogacar sembra più forte che mai. Ha dominato Strade Bianche, Catalogna, Bastogne Liegi. Ha chiuso terzo alla San Remo. Ad insidiare il suo sogno ci proveranno: Geraint Tomas, Antonio Tiberi, Bardet, Uijtdebroeks. Spettacolo garantito.
Tutte le 21 tappe verranno trasmesse integralmente da Eurosport e RaiSport in staffetta con Rai2. La Rai schiera tre commentatori: il giornalista Francesco Pancani, lo scrittore toscano Fabio Genovesi e l’ex Ct della Nazionale di ciclismo Davide Cassani che torna in cabina a distanza di 11 anni dall’ultima volta con la tv pubblica. In moto ci saranno Stefano Rizzato e Giada Borgato. La conduzione del “Processo alla Tappa” è affidata ad Alessandro Fabretti. Su Eurosport la coppia collaudatissima formata da Luca Gregorio ( prima voce) e Riccardo Magrini ( commento tecnico).