Giro d’Italia, Giovanni Visconti vince ancora: uno schiaffo alla depressione

Pubblicato il 22 Maggio 2013 - 20:01 OLTRE 6 MESI FA

Giro d'Italia, Giovanni Visconti vince ancora: uno schiaffo alla depressioneVICENZA – Giovanni Visconti, dopo avere sconfitto il proprio malessere ed essersi ritrovato da solo in fuga sul Galibier, ormai, ci ha preso gusto. Il palermitano che vive in Toscana nella tappa del Giro d’Italia di mercoledì ha anticipato i tempi, scattando a meno di 20 chilometri dal traguardo di via Roma, a Vicenza, e andando all’inseguimento di Danilo Di Luca e Rubiano.

In prossimità del Gran premio della montagna di Crosara (una salita durissima, che forse è stata sottovalutata da alcuni big), Giovannino da Borgo Molara (il quartiere dove vive la famiglia a Palermo) è andato via da solo, scollinando con una trentina di secondi di vantaggio e aggiudicandosi anche la 17/a tappa. Il successo è uno schiaffo alla depressione, che lo aveva imprigionato alcuni mesi addietro, e fa il paio con l’impresa sul leggendario Galibier, in una giornata di lacrime (le sue) e sangue, e neve.

La bagarre finale non ha impedito a Vincenzo Nibali di conservare la maglia rosa per un altro giorno e di completare il secondo en-plein tutto siciliano: ancora una palermitano e un messinese sui gradini più alti del podio, com’era già avvenuto sulle nevi dell’Alta Savoia, con ben altre temperature. Cambiano gli scenari, ma il copione resta immutato, con un finisseur ormai ritrovato come Visconti da Palermo e un padrone assoluto della corsa rosa del calibro del messinese Nibali. Doveva essere il giorno del veneto possibile “profeta in patria” Pippo Pozzato, della Lampre-Merida, poteva addirittura starci la cinquina di Cavendish – che si è staccato sull’unica salita della giornata, perdendo contatto dal gruppo – invece è andata in scena una nuova rappresentazione della Sicilia che vince e convince.

Giovedì comincerà un’altra corsa e Nibali sarà costretto a riscrivere un’altra storia: aprirà le danze la cronoscalata Mori-Polsa, in provincia di Trento, si proseguirà poi venerdì e sabato con due tapponi dolomitici che tuttavia rischiano l’amputazione a causa del maltempo. Gli organizzatori, con in testa il direttore organizzativo Mauro Vegni, non si sbilanciano, incrociano le dita e continuano a monitorare la situazione. ”La situazione in questo momento è di assoluta normalità”.