Giustizia sportiva, svolta storica: mai più penalizzazioni durante la stagione. Un decreto ad hoc cambia (una volta sbloccato) i processi, pone un giro di vite sulle plusvalenze fittizie ed altro ancora.
Con una quarantina di articoli, il Governo punta a disciplinare un sistema non più figlio dei tempi e delle conseguenti necessità. Il tiramolla , ad esempio, emerso nelle vicende juventine – una stucchevole alternanza di cambi di classifica a campionato in corso – ha imposto un intervento dell’esecutivo per evitare un poco comprensibile valzer di sanzioni inflitte, ritirate, riapplicate in misura diversa e – dicono in molti – rovesciate a capocchia.
Questo “andirivieni” di penalizzazioni ha innescato disagi e polemiche, fiumi di maldicenze e feroci sospetti che hanno minato la stessa credibilità del sistema. Di qui l’urgenza di una riforma che recuperi prestigio istituzionale, stima, gestione irreprensibile. Sennò tutto lo sport – quindi non solo il calcio – e tutte le Federazioni (e milioni di praticanti) perdono il loro valore pedagogico e sociale.
A sorpresa l’atteso decreto è stato stoppato mercoledì 14 all’ultimo minuto dai tecnici del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativo della Presidenza del Consiglio. È stato bloccato il provvedimento che spostava dal primo all’ultimo grado di giudizio sportivo il confine per rendere operative le sanzioni di punti.
Il colpo di scena nell’itinerario tecnico per l’approvazione della norma sulla giustizia sportiva è dovuto ai dubbi emersi anche a livello internazionale visto che la giustizia sportiva è inserita comunque in un contesto sovranazionale rispondendo al CIO e alle federazioni internazionali. La norma era suggerita dal caso Juventus e dal balletto indecoroso dei punti: i meno 15 che poi sono stati cancellati e poi tornati “dimagriti” fino al 10 definitivo.
Il presidente del CONI Giovanni Malagò sostiene che la Giustizia Sportiva ha funzionato a fronte di una collaborazione con la giustizia ordinaria relativa alle segnalazioni ricevute. Inoltre in conferenza stampa Malagò ha annunciato che è pronto un documento, propedeutico a un cambio di procedure, per velocizzare il sistema di giustizia senza ledere i diritti della difesa. Coni e Governo stanno remando nella stessa direzione. La riforma della Giustizia Sportiva è vicina. Nonostante tutto.
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