Gli oscar della domenica sportiva: Bagnaia, Leclerc, Pogacar e l’ItalVolley di De Giorgi

Un’altra domenica sportiva esaltante. Magica. Da incorniciare: l’abbraccio della folla romana al Giro d’Italia, lo scudetto n. 36 della Pro Recco (pallanuoto da cineteca, Cannella bomber implacabile), il dominio italiano in Formula 1 e MotoGP, la rinascita del volley azzurro in Brasile, l’eterno Belinelli che a 38 anni trascina la Virtus Basket Bologna alla rimonta su Venezia. E mercoledì ci sarà il match point per lo scudetto. Infine il bottino azzurro di 5 medaglie agli Europei di Ginnastica ritmica a Budapest: Sofia Raffaeli e le Farfalle sul tetto d’Europa. Ma vediamo gli Oscar della domenica sportiva in ordine alfabetico.

BAGNAIA PECCO – Il pilota Ducati ha vinto il GP Catalogna con carattere, testa e attributi. Primo al traguardo di Barcellona davanti a Martin. Terzo Marc Marquez. Dunque 3 Ducati sul podio e 7 moto italiane nei primi 10. Bastianini ha fatto il record velocità: 352,9 km/h. Ora Bagnaia è secondo in classifica con 116 punti. Guida Martin con 155.

DE GIORGI FEFE’- Il Ct della ItalVolley maschile ha guidato gli azzurri in una autentica impresa: battuto il Brasile 3-2 nel Preolimpico di Rio De Janeiro. In 7 mesi la nazionale è rinata. È ad un passo dalle olimpiadi di Parigi. L’Italia ha ribaltato il Brasile con 2 ragazzi di 20 anni: Porro e Bovolenta.

LECLERC CHARLES – Il piccolo principe ha regalato una impresa a Montecarlo. La Ferrari è tornata a vincere a Monaco dopo 7 anni. Adesso può sognare di sfidare Max e la Red Bull. Carletto dominando il GP di Monaco ha fatto piangere tutti. In lacrime anche il principe Alberto. Commosso Elkann che ha fotografato lo storico momento col suo smartphone.

PIAZZA DI SIENA – Numeri da record per la edizione 91 del concorso ippico internazionale di Roma: 56.000 spettatori e un fatturato salito a 4.3 milioni di euro a conferma di una crescita esponenziale della manifestazione ( 600 cavalli, 17 nazioni, 4 giorni di gare).

POGACAR TADEJ- Il fenomeno sloveno ha vinto un Giro d’Italia alla Merckx e Pantani. Ha vinto, passeggiando, per manifesta superiorità. Un monologo che ha conquistato i tifosi per la sua voglia di vincere, attaccare, sorridere e regalare gesti di nobiltà e umanità. L’abbraccio finale della folla di Roma è stata una apoteosi.

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Filippo Limoncelli