Domenica sportiva da ricordare. Emozioni e commozioni: è tornato Berrettini. La Ferrari è di nuovo salita sul podio. Van Der Poel ha regalato una impresa d’altri tempi. E poi la bella notizia, la sorpresa della domenica: Arianna Fontana, la campionessa più medagliata della storia, ha annunciato che non lascerà l’Italia e che ai prossimi Giochi invernali addirittura raddoppierà le sue gare. Vediamo gli Oscar, come sempre in rigoroso ordine alfabetico.
BERRETTINI MATTEO – Il tennista romano, 27 anni, ex n.6 del mondo, è risorto a Marrakech. Ha vinto un torneo dopo 22 mesi. E così è rientrato nella top 100. In Marocco – domenica 7 aprile – ha ottenuto l’ottavo titolo in carriera disputando 13 finali. E non è finita qui. Martedì 9 aprile sarà in campo a Montecarlo pensando già all’appuntamento di Roma. Matteo non vinceva un torneo dal 19 giugno 2022. Ha detto: ”La cosa più bella e aver ritrovato il sorriso”.
FONTANA ARIANNA – La pattinatrice di Short Track, 33 anni, lombarda di Sondrio, ha annunciato che non lascerà l’azzurro e ai Giochi raddoppierà gli impegni: oltre allo Short Track farà la pista lunga. La campionessa più medagliata della storia delle Olimpiadi Invernali (11 successi) non abbandonerà l’Italia come in un primo tempo aveva detto. Ha esordito a Torino 2006. Sarà a Milano -Cortina nel 2026. Giusto 20 anni dopo la prima volta. Si sta già allenando con il marito Anthony.
OSIMHEN VICTOR – L’attaccante nigeriano del Napoli, 25 anni, ha compiuto una autentica prodezza nella partita a Monza, vinta dai ragazzi di Calzona (2-4). In volo Osimhen ha raggiunto i 223 cm di altezza, come fosse Jordan, sovrastando Izzo con uno stacco esplosivo. Ha segnato 12 reti in appena 19 presenze. Il capocannoniere dello scorso campionato quest’anno ha infilato una media impressionante nonostante sia mancato per troppe gare a causa degli infortuni e della partecipazione alla Coppa d’Africa. Facile che in estate lascerà il Napoli. La sua quotazione è alle stelle.
VAN DER POEL MATHIEU – L’olandese volante della Alpecin, 29 anni, ha compiuto una impresa titanica: ha trionfato nella Parigi-Roubaix dopo 60 km. di fuga. Una impresa impensabile che entra di diritto nella leggenda. Ha messo a segno una giornata che ha riscritto le leggi della regina delle Classiche. Sul pave’ (29 settori pari a 55 km) ha sprigionato tutta la sua potenza. E con la maglia di campione del mondo addosso è entrato nello storico Velodromo di Roubaix come una divinità onnipotente, capace di annientare i rivali e annichilire la corsa più iconica del mondo. Media mostruosa e da record: 47,8 km/h.
VERSTAPPEN MAX – Tutto come prima. Verstappen e Red Bull hanno dominato il GP Giappone. Dimenticato il flop al GPAustralia. Il Tulipano è rimasto in testa per 48 giri su 55 toccando la velocità massima di 302 km/h. Se la sua macchina non ha problemi, nessuno può fermarlo. La Ferrari ci prova ma il gap è ancora vistoso. Il Cavallino si è consolato con Carlos Sainz, terzo podio su tre presenze, inclusa la vittoria a Melbourne. Bene anche Leclerc autore di una bella rimonta. È il caso di ricordare che la Red Bull ha centrato 3 doppiette nei primi 4 GP; dal 2009 le doppiette sono 31. Verstappen a Suzuka ha centrato il suo Gp n.51, in 30 dei quali è scattato dalla pole.
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