
Gli Oscar della domenica sportiva: Federica Brignone, Pippo Ganna, Berrettini, Furlani e Diaz (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Domenica sportiva dai due volti: favole d’oro e flop surreali. La fragranza dell’incenso prodotto da Atletica leggera, sci alpino, ciclismo, tennis, financo snowboard ai Mondiali di St. Moritz (doppietta azzurra nel parallelo a squadre con Maurizio Bormolini e Elisa Caffont). E scivoloni pieni di rabbia con la nazionale di Spalletti (3-3 con la Germania) e con le due Ferrari a Shanghai squalificate per irregolarità nel peso (Leclerc) e nell’usura del fondo della vettura (Hamilton). Dopo 2 GP è già allarme rosso. È successo anche l’elezione a sorpresa del Comitato Olimpico Internazionale. Per la prima volta in 131 anni è stata eletta una donna: l’ex nuotatrice dello Zimbabwe, una africana bianca proveniente da un Paese che non è un modello sul fronte dei diritti civili. Ma vediamo gli Oscar partendo dalla tigre valdostana, la donna dei record.
FEDERICA BRIGNONE – È l’anno della tigre. Federica fenomenale. Numeri alla Tomba. Ha vinto 3 medaglie alle olimpiadi e adesso, in America, ha vinto per seconda volta la Coppa del Mondo. Una carriera da vincente: 37 vittorie in Coppa, 84 podi complessivi. La prima medaglia olimpica nel 2018. Nessuna a 34 anni aveva mai vinto una gara di Coppa.

MATTIA FURLANI – Il baby d’oro romano, 20 anni, in Cina ha vinto il titolo iridato indoor con un balzo di 8.30 metri. In un anno ha messo a segno 5 finali ed è sempre stato sul podio. Deve tutto, ha detto, a mamma Kathy (senegalese) da sempre la guida tecnica del figlio. A Nanchino il ragazzo delle Fiamme Oro di Padova ha vinto il lungo con una velocità d’entrata sbalorditiva: 38,30 km/h.
PIPPO GANNA – Titanico: il gigante di Verbania, secondo nella Milano-Sanremo più bella degli ultimi 30 anni. Ha preceduto nientemeno che Pogacar. Per molti è Pippo il vincitore morale di una gara seguita da 2,3 milioni di telespettatori e vinta dall’olandese Van Der Poel. Ora sotto con le Classiche di aprile.
MATTEO BERRETTINI – Il tennista romano ha sfatato il tabù Miami. Ha vinto la prima partita in Florida della sua carriera. Si è qualificato al terzo turno dell’ATP 1000 americano. Ha ritrovato finalmente il servizio e un dritto micidiale.
ANDY DIAZ – Il cubano, naturalizzato italiano, ha vinto l’oro a Nanchino nel triplo indoor. Due titoli, dopo l’Europa, in 14 giorni. Andy ha saltato 17.80 e con l’iridato è arrivato anche il record italiano. Il suo palmares è sontuoso: 3 volte in nazionale e 3 medaglie: il bronzo olimpico a Parigi, l’oro europeo ad Apeldoorn e quello mondiale in Cina. Ha demolito la concorrenza.