Freccia Vallone, atto secondo del Trittico della Ardenne (mercoledì 19), corsa di un giorno prestigiosa, pendenze brutali e un leggendario finale. Si tratta del Muro di Huy, rampa simbolo della gara belga. Una conclusione crudele dopo 200 km e 11 Gpm.
Appuntamento chiave in vista della conclusione con la classica Monumento di domenica 23, cioè la Liegi-Bastogne-Liegi, dopo l’esaltante primo atto (domenica scorsa) alla Amstel Gold Race dominata dal fenomeno sloveno Tadej Pogacar. E proprio il leader del Team Uae Emirates è il personaggio centrale della corsa, il favorito numero uno, l’uomo da battere a tutti i costi.
Freccia Vallone, nel mirino di Tadej c’è la tripletta
Dopo il trionfo nelle Ardenne olandesi, Pogacar punta a fare il bis in Vallonia e il tris a Liegi. Impresa epica ma alla portata del suo enorme talento e della sua fame agonistica insaziabile. Fame da cannibale, appetito alla Merckx, grinta che incendia i fans (milioni ormai) e alimenta il movimento ciclistico in tutto il mondo. Lui stesso ammette di vivere un momento magico. Ma è tutta la giovane carriera che è un sogno, fatto di 57 vittorie, 4 Monumenti, 2 Tour de France (2020,2021).
Stagione d’oro
Pogacar da solo ha collezionato più vittorie di nove squadre. Quest’anno ha già infilato 3 corse da urlo: Parigi-Nizza (12 marzo), Giro delle Fiandre (2 aprile), Amstel Gold Race (16 aprile). Pogacar ha messo nel mirino la storia puntando ad un obiettivo leggendario. Lo sloveno punta a diventare il terzo corridore della storia a vincere le tre grandi corse delle Ardenne nella stessa stagione dopo Davide Rebellin (2004) e Philippe Gilbert (2011).
In gara anche 13 italiani
Gli azzurri sono guidati da Giulio Ciccone. L’abruzzese corre per la seconda volta la Freccia Vallone e si presenta all’appuntamento dopo un brillante inizio di stagione come si è visto alla Tirreno – Adriatico, alla Valenciana, alla Volta Catalunya. L’altro nome spendibile per la possibilità di un risultato di peso è quello di Andrea Bagioli che domenica ha fatto il sesto posto all’Amstel. Ma proveranno a fare buone cose anche Colleoni, Sobrero, Battistella, Gianni Moscon, Simone Velasco, Ulissi, Rota, Piccolo.