
(Foto Ansa)
L’Italia ha sfiorato l’impresa contro una delle nazionali più forti del mondo. Rimasta in inferiorità numerica per mezz’ora ha costretto l’Irlanda ad un super lavoro, specie nel finale, quando gli azzurri hanno intravisto la possibilità di realizzare la meta vincente. In ogni caso, è opinione di tutti, l’Italia vista all’Olimpico contro i Verdi, è stata la miglior Italia del Sei nazioni. Difesa aggressiva e coraggio da vendere. Prestazione maiuscola degli azzurri. L’Italia ha comunque ottenuto il punto bonus difensivo issandosi a quota 5. Partita spavalda degli italiani che offensivamente hanno dimostrato di poter impensierire tutte le realtà continentali. Peccato che i cartellini gialli hanno costretto gli azzurri a giocare mezz’ora con un uomo in meno. E ciò ha pesato molto sul verdetto finale.
L’ultima giornata del tornero
Pomeriggio appunto con Italia-Irlanda, sotto sera (ore 17.45) a Cardiff con Galles-Inghilterra. Gran finale (ore 21) a Parigi con la capolista Francia contro la Scozia che è reduce dalla vittoria sul Galles (35-29), fanalino di coda. La Francia è super favorita nel Sei Nazioni, ha perso solo a Londra con l’Inghilterra (26–25, seconda giornata). Poi i galletti sono venuti all’Olimpico con la bruciante ferita britannica da rimarginare (terza giornata, 23 febbraio) e gli azzurri ne hanno fatto le spese, asfaltati con una ferocia agonistica mai vista. Hanno dilagato con la superstar Dupont (24-73); uno show con 11 mete davanti a 65.776 spettatori. L’Italia è stata in partita solo 28 minuti. Francia da record per punti e mete. Memore di tanto crollo (gli azzurri hanno preso un’altra lezione in Inghilterra il 9 marzo scorso (47-24), il c.t. Gonzalo Quesada ha preso il toro per le corna, ha affrontato il problema di petto ed ha fatto sette cambi, almeno all’inizio.
La formazione azzurra
Allan, Ange Capuozzo, Ignacio Brex (capitano),Menoncello, Ioane, Paolo Garbisi, Martin Page-Relo, Lorenzo Cannone, Zuliani, Negri, Ruzza, Lamb, Ferrari, Lucchesi, Fischetti. A disposizione il collaudato 6+2: Nicotera, Spagnolo, Zilocchi, Niccolò Cannone, Lamaro, Vintcent,Varney, Marin. ARBITRO: l’inglese Luke Pearce, gallese di origine. Ha già diretto gli azzurri nel 2019.
Primo tempo equilibrato (10-12)
Partenza alle 15.16 davanti a 70mila spettatori. Qualche goccia d’acqua. Avvio azzurro fantastico: meta di Ioane trasformata da Allan: 7-0 dopo 12 minuti. Al 20’meta irlandese annullata dal TMO. Al 23 la meta dei Verdi (Keean) giornata e’ valida e trasformata da Crowley: 7-7. Al 33’ va tra i pali il calcio di Allan: 10-7. possono vincere il torneo. Al 39 cartellino giallo a Lamaro che paga una ingenuità. Fallo grave gravissimo. Fuori per 9. L’Irlanda ne approfitta e a tempo scaduto va un meta. Una beffa e il tempo si chiude 10-12. Comunque Italia da applausi.
Il secondo tempo
Partenza alle 16.20 senza Lamaro. Italia in inferiorità numerica. I Verdi vanno in meta non trasformata: 10-17. Cartellino giallo per Vintcent. Italia di nuovo in inferiorità numerica. E l’Irlanda va di nuovo in meta: 10-22. Trenta minuti con un uomo in meno. Ciononostante Capuozzo inventa un lampo, va in meta con Varney trasformata da Allan (17-22). Ultimi 12 minuti. A 20 secondi dalla fine terzo cartellino giallo (Nicotera) e la partita finisce 17-22. Nessun dubbio: è stata la miglior Italia del torneo.