Graziano Pellè, il padre: “Se non fosse stato per Van Gaal mio figlio ora…”

Graziano Pellè, il padre: "Se non fosse stato per Van Gaal mio figlio ora..."
Graziano Pellè esulta dopo il gol contro Malta (LaPresse)

ROMA – Il papà del nuovo bomber azzurro, Graziano Pellè, rivela alla Gazzetta dello Sport: “L’ho chiamato così perché impazzivo per Ciccio Graziani. Van Gaal un guru, senza di lui mio figlio farebbe il carpentiere o il rappresentante di caffè”.

Scrive Giuseppe Calvi sulla Gazzetta dello Sport:

Roberto, 60 anni, al figlio parla ancora da ex centravanti, con una militanza nel Lecce in C (nelle giovanili compagno di Sergio Brio, che all’epoca giocava punta). “Ha coronato il suo grande sogno, dopo la delusione per non essere stato considerato per il Mondiale in Brasile – fa notare papà, rappresentante di un’azienda di torrefazione del caffè -. Ma all’esordio, nonostante il gol, Graziano avrebbe potuto fare molto di più: è troppo alto il 7 in pagella. Pellè, però, non è esploso tardi! Piuttosto, qualcuno finalmente si è accorto di un italiano che in Olanda aveva già segnato 64 reti. Con Conte, si divertirà: Graziano mi ha confidato che vede nel c.t. un altro Van Gaal… Se non avesse incontrato il guru olandese oltre a Koeman, magari ora mio figlio farebbe il carpentiere o il rappresentante di caffè, con me nel furgoncino”.

Tutti in balloIl Pellè d’Italia si era ritrovato ballerino promettente. “Io e mio marito cominciammo a ballare, nel centro “Colelli” di Porto Cesareo – racconta mamma Doriana -. Delle nostre figlie Fabiana, più di Ilaria, più grandi di Graziano, decisero di provare. Dopo pochi mesi anche lui si avvicinò al ballo: si spogliava e si cambiava in auto, dopo gli allenamenti con il Copertino, prima di essere portato nel vivaio del Lecce dal dirigente Antonio Lillo. A 11 anni, a Montecatini Graziano vinse in coppia con la sorella Fabiana il titolo italiano di latino, liscio e standard. Ora non mi sembra vero di vederlo realizzato. Abbiamo sofferto il distacco: “Mamma, quando la sera chiudo le finestre, qui ad Alkmaar, ho nostalgia, mi mancate”, diceva al telefono”.

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