Terribile vicenda che tocca da vicino il calcio italiano: un calciatore è stato aggredito con un coltello, ha rischiato di perdere la vita
Non c’è bandiera, non c’è tifo. Solo paura e speranza. La paura che tutto potesse essere ancora più grave di quanto è accaduto, la speranza che l’intera vicenda possa finire nel dimenticatoio della memoria del giovane calciatore che ne è stato vittima.
Sabato sera di sangue e terrore per un giovanissimo calciatore della Salernitana: Emanuele, 15 anni, ha rischiato di perdere la vita in seguito da una aggressione in un centro commerciale a Casoria. Un sabato come tanti per un ragazzo della sua età, da trascorrere insieme agli amici, con nel cuore il sogno di diventare un calciatore. Un sabato sera ‘normale’, diventato però improvvisamente quasi tragedia.
Una baby gang che si avvicina, un coltello che esce dalla tasca e l’aggressione che fa finire Emanuele in ospedale. Miracolato lo ha definito il medico, di certo non doveva andare così, non dovrebbe mai andare così. Il giovane calciatore è ora ricoverato in ospedale, ma non è in pericolo di vita come si legge in un comunicato diramato dalla Salernitana.
Un comunicato di vicinanza e denuncia, perché Emanuele non può restare solo in questo momento difficile, ma anche perché certi episodi non devono più accadere. La società granata lo dice chiaramente, parla di “vile ed ingiustificata aggressione“, avvenuta sabato sera in un centro commerciale.
Aggressione ad un baby calciatore della Salernitana: la ricostruzione
Un’aggressione senza alcun motivo come ha raccontato anche il papà di Emanuele al ‘Corriere della Sera’.
Un sabato tranquillo che però prende la piega della tragedia: “Si è trattato di un’aggressione senza motivo“. Il giovane calciatore con altri tre ragazzi era nel centro commerciale quando i quattro sono stati presi di mira da un gruppetto di ragazzini che stava già infastidendo altre persone. “Uno di loro ha iniziato a litigare con un amico di Emanuele – racconta ancora il padre – . Il ragazzo è andato addosso a mio figlio e gli ha dato una coltellata“.
L’aggressore è quindi scappato via, mentre la vittima veniva soccorsa e trasportata in ospedale con “il fegato spaccato in due e la coltellata che ha sfiorato aorta e cuore“. Ora è fuori pericolo, ma resta la paura e lo sgomento per quanto accaduto. Sentimenti interpretati anche da Stefano Colantuono, responsabile del settore giovanile della Salernitana: “L’esempio di ragazzi per bene, dediti allo sport e con i sani valori della famiglia non deve essere calpestato da sottoculture di baby gang“.
Il tecnico assicura il sostegno del club per Emanuele, rivolge un invito a mettere in atto interventi mirati per stroncare il fenomeno delle baby-gang e dà appuntamento al giovane calciatore: “Speriamo che possa uscire presto dall’ospedale e tornare a calcare il prato verde e fare le normali cose dei giovani della sua età“.