Higuain alla prima al Chelsea rifiuta di tirare il rigore. Il web non dimentica... Higuain alla prima al Chelsea rifiuta di tirare il rigore. Il web non dimentica...

Higuain alla prima al Chelsea rifiuta di tirare il rigore. Il web non dimentica…

Higuain alla prima al Chelsea rifiuta di tirare il rigore. Il web non dimentica...
Higuain alla prima al Chelsea rifiuta di tirare il rigore. Il web non dimentica…

ROMA – Dici Higuain e pensi a quanto è forte sì ma se c’è da battere un rigore… Un vero tallone d’Achille per il Pipita che infatti alla prima uscita con la nuova squadra, il Chelsea di Sarri che fortissimamente lo ha voluto, non se l’è sentita di calciare un penalty che un compagno di squadra gli aveva generosamente offerto di tirare. Si era al 27° del primo tempo del match di Fa Cup contro lo Sheffield Wednesday, l’arbitro fischia il rigore per i Blues che può aprire le marcature (in realtà la partita sarà una passeggiata, 3 a 0 ma senza acuti dell’argentino): il brasiliano Willian si prende il pallone quale rigorista designato per poi porgerlo a Higuain che, però, prontamente declina l’offerta.

A questo punto deve essergli tornato in mente quel penalty sbagliato nella finale di Coppa America contro il Cile, quello contro la Lazio che costò la Champions al Napoli, ma, per non rincorrere ricordi troppo lontani nel tempo, basti per tutti il rigore sbagliato contro la Juventus in questa effimera stagione da milanista. Un rigore da sliding doors: palla dentro, vendetta consumata e Milano ai suoi piedi se solo non lo avesse tirato addosso al portiere bianconero Szczesny solo per poi dare di matto e venire espulso. Lì si concluse l’avventura rossonera, ben prima dell’addio di gennaio.

“Con noi doveva tirare il rigore a tutti i costi, togliendo il pallone a Kessie, alla prima con loro rinuncia a calciarlo. Almeno Higuain ha finalmente capito di non essere un rigorista, ma era meglio se lo capiva prima”, constata un tifoso milanista che ci ha messo un paio di minuti a dimenticare l’asso argentino. Un po’ come Salvini, ministro e ultrà: “E’ un mercenario, meglio se non si fa più vedere a Milano…”. 

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