La polemica in casa Inter per il rigore non concesso nel derby contro il Milan non accenna a spegnersi. Il contatto fra Pavlovic e Thuram, non sanzionato dall’arbitro, ha lasciato strascichi di frustrazione tra i giocatori e lo stesso Simone Inzaghi. Mentre il presidente Beppe Marotta ha cercato di smorzare le tensioni, il tecnico piacentino continua a manifestare il suo disappunto per quella che considera una gestione arbitrale sfavorevole alla sua squadra, alimentando un dossier di presunti torti subiti nel corso del 2025.
Le dichiarazioni post-derby di Inzaghi sono state molto dure. Intervenendo su Sky, DAZN e in conferenza stampa, il tecnico ha espresso tutta la sua amarezza: “I ragazzi hanno giocato una partita straordinaria, ma abbiamo colpito tre pali, ci hanno annullato tre gol e un rigore clamoroso non concesso su Thuram. Non voglio parlarne troppo perché il discorso sarebbe lungo, ma gli episodi con Bologna e nella finale di Riyad sono ancora freschi nella nostra memoria. Capisco che gli arbitri possano sbagliare, ma quando gli errori si ripetono, comincio ad arrabbiarmi”.
Inzaghi fa riferimento a una serie di episodi che, secondo lui, dimostrano un trend sfavorevole per l’Inter. Ecco i cinque casi al centro del dossier nerazzurro:
A rendere ancora più aspra la situazione è il riferimento di Inzaghi alla “giurisprudenza sugli episodi dell’Inter”, un’allusione alle dichiarazioni di Antonio Conte dello scorso novembre. Il tecnico del Napoli aveva parlato di “retropensieri” in merito al rigore assegnato all’Inter contro la sua squadra. Secondo Inzaghi, da quel momento gli arbitri avrebbero cambiato atteggiamento nei confronti dell’Inter, penalizzando la sua squadra nelle decisioni chiave.