Ferrari il giorno dopo il trionfo bis di Le Mans. Un trionfo con il brivido. Vittoria per soli 14” sulla Toyota sotto il diluvio. Il popolo del Cavallino in tripudio, i tifosi sul mitico circuito della Loira sono rientrati in Italia pazzi di entusiasmo. Era dal 1934 che un costruttore non vinceva nello stesso anno il Gp di Monaco e la 24 Ore di Le Mans. Novant’anni dopo l’impresa nella gara di Endurance più famosa del mondo c’è riuscita la Ferrari.L’anno scorso la Rossa499P n.51 ha battuto tutti. Quest’anno la 499P ha vinto di nuovo, 21 giorni dopo aver conquistato il Gp Monaco. Ripetersi un anno dopo non è stato facile ma la Rossa c’è l’ha fatta. È stata una 24 Ore senza respiro sotto il diluvio, meteo ballerino, pioggia e sole, interruzioni, safety car e una portiera dispettosa che rifiutava di chiudersi.
Il presidente della Ferrari John Elkann è stato il primo a congratularsi con il trio vincitore. Ha scritto: “Siete nella storia”. Anche Leclerc si è fatto sentire unendo la sua voce all’entusiasmo collettivo. E ha mandato al suo amico d’infanzia Antonio Fuoco un messaggio che trasuda lo spirito Ferrari: “Antonio sono contentissimo per te. Te la meriti tutta, sei un grande. Tuo papà sarà felicissimo da lassù. Ti voglio bene. Grande!”.
La 24 Ore di Le Mans, da 101 anni, celebra una maratona automobilistica che è tante cose: “Festa di popolo, sagra di paese, fiera di espositori e scenario circense, scorsi di grandeur e tuffi nel passato della dolce Francia. Una città da 145.000 anime raddoppia per una settimana i suoi abitanti, eppure resta serena, composta, fieramente partecipe del rito che si compie. E dentro il grande fiume umano il popolo della Rossa galleggia come una corrente sottile e fiera”. Parole e musica di Giuseppe Tassi, ferrarista doc. Altre cifre dopo 24 ore di corsa: oltre 14.000 sorpassi, la Rossa al traguardo con un serbatoio quasi vuoto (solo il 2% di carburante rimasto). Pubblico record: 329 mila spettatori.