Il tedesco Georg Steinhauser, 22 anni, alfiere della EF Education- EasyPost, un gigante di 1.90 , ha vinto in solitaria la tappa n. 17, primo al traguardo di Passo Brocon a 1610m. Il talento tedesco è andato in fuga a 40 km. dal traguardo, ha poi ha scalato in solitaria 2 volte il Brocon legittimando un trionfo limpido. Dopo il terzo posto di Livigno è arrivata la vittoria in una tappa durissima, sesto e ultimo arrivo in salita; una tappa da 5 stelle di difficoltà. Pogacar ha guadagnato 30” sulla concorrenza senza forzare.
La cima Coppi
Partenza da Selva Val Gardena alle 12.42. Tappa dura, selettiva, cinque GPM, 4.200 metri di dislivello,ultimo arrivo in salita . E il Passo Sella 2.244 metri – il primo dei cinque, è stato promosso “Cima Coppi “ il tetto del Giro d’Italia 2024. Al via 146 corridori di cui 42 italiani. Prima ardua salita il Sella (8,9 km al7,4% di pendenza media con tratti all’11%). Passa per primo il giovane Pellizzari. E dopo il traguardo volante Predazzo al km 46 (primo Ballerini) è iniziata la salita di Passo Rolle (19,8 km al 4,6%). Primo ancora Pellizzari . Leggera pioggia, terzo GPM, Passo Gobbera (985 metri). Ritmo infernale, Pogacar controlla in terza posizione. Allunga e vince Ghebreigzabhier, scalatore del team statunitense Lidl-Treck; l’eritreo prosegue in discesa ,tutto solo, verso l’Intergiro di Canal San Bovo (Trento) dove è raggiunto dal tedesco Steinhauser. Ultimi 40 km.
Passo Brocon scalato due volte
Il valico alpino che porta all’ altopiano Tesino è stato scalato una prima volta dal versante Nord (15,4 km al 5,6% con punte del 12%) e poi all’arrivo (11,8 km al 6,6% di pendenza media, punte del 13%). Il primo passaggio, a 32 km dal traguardo, ha visto transitare per primo il tedesco della EF (in solitaria) ; secondo l’eritreo a 22”. Scaroni e Frigo all’inseguimento. La seconda scalata è iniziata ai -29 km. La linea d’arrivo è a quota 1.610. Pioggia e banchi di nebbia. Il secondo versante nettamente più duro. anche per le fatiche accumulate. Il gruppo maglia rosa è a 2’20 e sembra non preoccuparsene. E dopo Pieve Tesino, il paese di Alcide De Gasperi (premier di 8 governi, 1946-1953), restano gli ultimi 12 km.
Finale segnato dalla stanchezza
Georg Steinhauser vola al traguardo. Dietro la stanchezza scoraggia ogni inseguimento. Prevale il risparmio energetico. Durissimi gli ultimi 5 km. Il gigante tedesco conserva una buona pedalata e un buon margine sul gruppetto (15) che lo insegue con scarsa convinzione e va a vincere meritatamente tra gli applausi. Taglia il traguardo in solitaria visibilmente emozionato per la sua prima vittoria da professionista. Scuote la testa, incredule di tanta impresa dopo il terzo posto di Livigno. E alza le braccia al cielo.
Ordine di arrivo
1. Steinhauser, 2. Pogacar (+1.24), 3. Tiberi (+1.41), 4. Geraint Thomas (+1.41), 5. Martinez (+1.41), 6. Rubio (+1.41), 7. Bardet (+1.41), 8. Arensman (+1.55), 9. Hirt (+1.55), 10. Majka (+1.55).
La classifica generale
1. Pogacar, 2. Martinez (+7.42), 3. Geraint Thomas (+8.04), 4. O’Connor (+9.47), 5. Tiberi (+ 10.29), 6. Arensman (+11.10), 7. Bardet (+12.42), 8. Rubio (+13.33), 9. Filippo Zana (+13.52), 10. Hirt (+14.44)
La volata a Padova
Tappa n.18, quartultima del Giro d’Italia. Frazione per velocisti di 178 km, da Fiera di Primera (Trento) a Padova. Dopo le grandi montagne, finalmente la pianura. Una tappa con una sola modesta asperità a Lamon (poco più di un cavalcavia ).