Capello: “Per fare il ct bastano 100 parole”. Il Times: “Imparati l’inglese”

Pubblicato il 29 Marzo 2011 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – L’inglese di Fabio Capello in 100 parole: quante bastano – secondo il tecnico italiano – per comunicare con i suoi giocatori. Ma la stampa britannica, compilando con ironia il vocabolario “capelliano”, lo invita a studiare di più. Alla vigilia dell’amichevole di martedì sera contro il Ghana, Capello, rispondendo a chi gli chiedeva se la lingua rappresentasse un ostacolo nei rapporti con la squadra, ha spiegato che un centinaio di parole sono sufficienti per farsi capire.

“Se dovessi discutere di economia potrei avere qualche problema, ma quando si parla di calcio 100 parole sono sufficienti. E poi io leggo i quotidiani, guardo la tv e ascolto la radio inglese tutti i giorni. E cerco sempre di migliorare”, la difesa del ct dei Tre Leoni, convinto che il calcio sia un gioco semplice reso complicato da chi non sa giocarlo.

Il giorno della sua presentazione, nel gennaio 2008, Capello aveva promesso che nel giro di un mese si sarebbe espresso in inglese. Ma da allora, pur comunicando con giocatori e stampa senza ricorrere all’interprete, il suo inglese è rimasto approssimativo. Da qui le perplessità dei commentatori d’Oltremanica, che invero non perdono occasione per attaccarlo.

Tocca al Times che dedica un editoriale all’immaginifico vocabolario di Capello. Cento parole che ne riassumono ironicamente l’avventura sulla panchina dei Tre Leoni: come “fascia di capitano, telefonate, adulterio, Germania, Beckham, 45 anni di dolore, eliminazione agli ottavi, wags”. La chiusura dell’articolo però abbandona il tono scherzoso per un invito tra il sarcasmo e il rimprovero. E ricordando lo stipendio che percepisce Capello dalla Federcalcio inglese, circa sei milioni di euro all’anno (l’equivalente di 60mila euro a parola), si chiede se non sia troppo aspettarsi che impari a parlare inglese. “Sarebbe il minimo, non vi sembra?”, conclude il Times, che per essere ancora più chiaro lo scrive in italiano.