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Il VAR così non serve a niente. Toglierlo? Non si può. Cambiarlo? A qualcuno potrebbe non convenire

Ah, il VAR, quella tecnologia superavanzata che, seppur progettata per eliminare gli errori, sembra essere il parente imbarazzante del vecchio arbitro di quartiere che ti guarda e ti dice: “Eh, non l’ho visto bene…”. Negli ultimi tempi, i casi controversi si sprecano, ma il bello è che se un arbitro può sbagliare, il VAR no.

Prendiamo l’ultimo episodio in Inter-Fiorentina, una partita fondamentale, soprattutto per la lotta scudetto e Champions. E indovinate un po’? Il primo gol dell’Inter è arrivato da un calcio d’angolo che non c’era. Bastoni ha calciato il pallone quando il pallone stesso era già ben oltre la linea di fondo, ma nessuno si è accorto di nulla. Il guardalinee non ha visto nulla, e così, senza indugi, l’arbitro ha convalidato il corner e, magicamente, ne è nato il primo gol dell’Inter, un autogol di Pongracic.

Un altro errore da collezione che ha fatto infuriare i tifosi, regalando loro il classico fotogramma su cui arrabbiarsi. E ovviamente, chi decide le regole del calcio ora è costretto a riflettere: ma che senso ha il VAR se non è in grado di annullare un gol davanti a un errore così palese? L’argomentazione della classe arbitrale è sempre la stessa: l’intervento del VAR in casi come questo non è previsto dal protocollo. E allora che si cambi immediatamente il protocollo, no? Ah già, a qualcuno potrebbe non convenire.

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Filippo Limoncelli