Imane Khelif è maschio o femmina? Anche se l’ideologia e la prepotenza sembrano avere chiuso la questione in senso favorevole a Imane Khelif donna, in realtà non è proprio chiaro se la pugile algerina che ha fatto piangere l’italiana Angela Carini, ritiratasi dopo il primo pugno dalle Olimpiadi di Parigi sia di sesso maschile o femminile.
L’ultimo a schierarsi a favore della sua assoluta femminilità è un pezzo da ‘90 in Francia, Georges Cazorla: Insegnante di biologia applicata all’attività fisica e allo sport all’Università di Bordeaux.
Cazorla non ha dubbi. Intervistato da Beatrice Parrino di Le Point ha detto: “Imane è nata femmina. È stata cresciuta come una femmina. Ha la sensibilità di una femmina”.
Su questa base, dice, perché non dovremmo testare chiunque abbia capacità superiori agli altri?
Di opposta convinzione è l’IBA (International boxing association, la massima organizzazione mondiale nella boxe) che ha squalificato Lin Yu-ting e Imane Khelif dai Campionati Mondiali di Boxe Femminile a Nuova Delhi, nel 2023 basandosi sui test compiuti hoo ki ai Campionati Mondiali di Boxe Femminile IBA di Istanbul del 2022 e ai Campionati Mondiali di Boxe Femminile IBA di Nuova Delhi del 2023.
Il Comitato Olimpico Internazionale ha sostenuto Khelif mentre un capo della boxe russa, Umar Kremlev, ha ripetutamente affermato che un test ha rivelato che il pugile algerino aveva cromosomi XY.
Khelif “è nata femmina, è stata registrata come femmina, ha vissuto la sua vita da femmina, ha fatto boxe come femmina, ha un passaporto femminile”, ha affermato il portavoce del CIO Mark Adams in una conferenza stampa il 2 agosto. “Questo non è un caso di transgender”.
Kremlev è a capo dell’International Boxing Association. Il CIO ha tagliato i legami con l’IBA l’anno scorso a causa dei legami di Kremlev con il presidente russo Vladimir Putin e altri scandali. Il CIO ha accusato l’IBA di aver condotto una “campagna di disinformazione contro il movimento olimpico” sostenuta dalla Russia.
A vederla non ha i tratti che sono propri di una donna a quell’età, 25anni. Ma, dice Cazorla, “resta il fatto, che, nonostante le persone abbiano un aspetto fisico particolare, è molto diverso dentro di loro”.
Siamo alla tesi transgender. C’è chi si sente un leone, ma non sbrana il prossimo.
Essendoci di mezzo i francesi, tutti i dubbi sono leciti. Cazorla è francese, il giornale che lo ha intervistato è francese.
Imane Khelif è algerina e l’Algeria è per i francesi nu piezzo ‘e core e quella di Imane Khelif è stata per l’Algeria una delle due medaglie d’oro (la terza è un bronzo)
Se poi pensiamo a come sono stati trattati gli italiani della pallanuoto ogni sospetto è giustificato.
C’è solo un punto poco chiaro: i risultati delle analisi in base alle quali l’Iba squalificò Imane Khelif nel 2023 sono segreti. Quando e se saranno resi pubblici si potrà capire meglio.
Le Point
Decripto.org
Washington Post