Il veneto Andrea Vendrame, 29 anni, alfiere del team francese Decathlon AG2R La Mondiale, ha vinto in solitaria la 19esima tappa del Giro d’Italia, primo al traguardo di Sappada. Il trevigiano ha compiuto buna impresa d’altri tempi. Ha staccato i compagni di fuga a 30 km dal traguardo e di buon passo è volato all’arrivo inutilmente inseguito da forti scalatori. Accompagnato dalla Ammiraglia e da un tifo da stadio Vendrame ha coronato un sogno. Non vinceva una tappa rosa da tre anni.
Gara tutta in veneto
Terzultima tappa di 157 km con 2.850 metri di dislivello e tre GPM negli ultimi 50. Frazione dura che nel 1987 ha visto Roberto Visentini, in maglia rosa, scippato del Giro dal compagno di squadra, l’irlandese Stephen Roche. Un tradimento mai perdonato. Situazione oggi ben diversa. La UAE è tutta per Pogacar e lo sloveno arriverà al gran finale di Roma con un vantaggio granitico. Partenza da Mortegliano (Udine) alle 13.23, nel sole. Andatura subito alta, dieci al comando, 40 km di fuga,ripresi , plotone spezzato in più tronconi. Restano prima sei battistrada che vanno a saldarsi con un secondo gruppo di 13 corridori. I 19 danno vita all fuga di giornata, tra loro quattro nomi che hanno già vinto in questo Giro: Alaphilippe, Steinhauser, Sanchez e Narvaez. Il gruppo è a otto minuti. Intergiro di Paularo al km 100(primo Tarozzi ).Dopo 4 km il primo GPM, il Passo Duron (4,4 km al 9,7% e punte del 18%); passa per primo Alaphilippe e incassa 26 punti. Il gruppo passa con 9 minuti di ritardo. Ultimi 53 km.
Il finale
Prima Sella Valcada (958 m.) – primo Steinhauser, sotto la pioggia – poi Cima Sappada, (1.290); sono 8,5 km al 4,8% con punte del 15%. Ai -27 allunga, secco, Vendrame; il gruppo è a 12 minuti. Il ragazzo di Conegliano insiste braccato da un sestetto tosto. Ai -15 km Vendrame conserva 56” di margine. Ultimi 10 km. Steinhauser esce dal gruppetto e si mette alla caccia del battistrada veneto. Vendrame regge e passa Cima Sappada tra due ali di folla in delirio con un vantaggio di 1’06. Ultimi 5 km, Vendrame spinge con una pedalata regolare,sicura, agile,adrenalinica. Tifo alle stelle. Arriva a braccia alzate, baci al cielo; finisce in un mare di abbracci. Con un pianto liberatorio. Il gruppo arriva col brivido a causa di una caduta di Geraint Thomas (calo di concentrazione sull’asfalto viscido) che ha rischiato di coinvolgere Pogacar.
L’ordine di arrivo
1. Vendrame, 2. Sanchez (+0.54),3. Steinhauser (+1.07), 4. Narvaez (+2.27), 5. Plapp (+2.27), 6. Velasco (+2.30), 7. Tratnik (+2.30), 8. Valgren (+2.30), 9. Alaphilippe (+2.32), 10. Hermans (3.52).
La classifica generale
1. Pogacar, 2. Martinez (+7.42), 3. Geraint Thomas (+8.04), 4. O’Connor (+9.47), 5. Antonio Tiberi (+10.29), 6. Arensman (+11.10), 7. Bardet (+12.42), 8. Rubio (+13.33), 9. Zana (+13.52), 10. Hirt (+14.44).
Penultima tappa sul Monte Grappa
Sabato sul Grappa, domenica gran finale a Roma. Il Giro d’Italia chiude con un ultimo acuto e la passerella nella Capitale. Prima però c’è la “tappa cinque stelle”, da Alpago (Belluno) a Bassano del Grappa (Vicenza). Frazione di 184 km con tre GPM; e due volte si scalera’ il Monte Grappa (1.675 m.), salita iconica di 18 km all’8% di pendenza con punte al 14%. Sono “attese 100 mila persone “, garantisce il Giornale di Vicenza che parla di “una invasione colorata” lungo tutta la salita. Già pronti gli stand gastronomici, sold out da giorni. Sarà una grande festa popolare.