Inghilterra-Italia, è il giorno di Balotelli: “Non ho il culo nella Nutella”

Pubblicato il 24 Giugno 2012 - 09:11| Aggiornato il 27 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Balotelli (LaPresse)

KIEV, UCRAINA – Sorridente, sicuro di se’, lucido e preciso nella scelta delle parole. E sempre all’attacco. Se Mario Balotelli   contro gli ‘amici’ inglesi si presenta con lo stesso piglio della vigilia, l’Italia puo’ finalmente trovare il campione sperato.

”Io penso a giocare, a dare il massimo, a fare gol. Se poi voi vi divertite o vi arrabbiate, sono questioni vostre”, e’ l’esordio del ragazzo del City.

Calciatore duale, questo e’ stato finora. Esplosivo nei muscoli e all’apparenza indolente. Campione potenziale e talento inespresso. Ragazzo sincero e ingenuo, ma anche inguaribile casinista.

”Il mio compagno Joe Hart dice che ci sono un Balotelli buono e uno cattivo? Fortunato lui che ne conosce due…”, e’ il suo modo – riuscito – di sdrammatizzare.

I successi messi in fila in pochi anni di carriera, tra Inter e Premier League, sono tanti quanti i soprannomi che si e’ guadagnato. Ma non c’e’ tabloid che tenga, lui ‘bad boy’ non si sente affatto. Semmai, centravanti della nazionale in cerca di gloria anche in azzurro.

”Questa maglia non mi pesa”, racconta alla vigilia del quarto di finale contro l’Inghilterra, lui definito ‘nuovo italiano’ da Prandelli, e come tale accolto da Napolitano. ”Pero’ – ammette poi – mi emoziona. Mi ha sempre emozionato, da quando ero bambino. Non date retta a chi dice che finora ho fatto un Europeo col muso, che ero arrabbiato con la squadra, che ce l’avevo con qualcuno. Mi dava fastidio solo non aver segnato, tutto qui”.

Ecco, il gol con l’Irlanda. Non c’e’ nemmeno tempo di chiedergli con chi mai ce l’avesse. Con la velocita’ dei suoi 22 anni, guarda gia’ oltre.

”Pero’ non e’ vero, come e’ stato scritto, che ho il culo nella nutella, e tutte queste cazzate...”, dira’ a fine conferenza, mentre Prandelli si sorprende. E’ la risposta alle critiche ‘generazionali’ di un opinionista. L’unica che scuote Balotelli dalla sua serenita’

”Il mio procuratore Raiola dice che sono un Peter Pan – e sorride davvero divertito – qualche compagno mi definisce un ometto. Chiariamo: sono due metafore per definire la persona, non il calciatore. E io mi sento molto piu’ uomo che Peter Pan. Non devo dimostrare niente a nessuno, ne’ italiani ne’ inglesi, fuori dal campo: chi mi conosce sa chi sono veramente”.

Un po’ lo spiega lui. ”Mino si diverte a chiamarmi Peter Pan, e un po’ e’ vero: mi piace essere libero di fare e dire quel che voglio…”.

A conoscerlo bene sono anche gli inglesi. ”Amici ne ho, sono tutti i compagni del City. Paure invece no: non temo nessuno, di loro. Trovo solo divertente affrontarli, e ovviamente batterli. Perche’ mi auguro con tutto il cuore che vinca l’Italia”.

Va in dribbling su chi gli chiede se stavolta esultera’. ”Prima fatemi segnare, e poi vediamo…”. Ecco, vediamo quale Balotelli sara’.

Mario Balotelli e’ un’esplosione di battute e sicurezze, alla vigilia di Italia-Inghilterra. Ed e’ sfrontato anche nel rispondere alle critiche, peraltro legate ai ”giovani di adesso”, di un opinionista:

”In questi giorni non ero arrabbiato con i compagni, non ce l’avevo con nessuno, mi dispiaceva finora solo non aver segnato: non e’ vero, come hanno scritto, che ho il culo nella nutella”. Frase finale che ha colto di sorpresa anche Prandelli.