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Inter, Ranocchia: “Bayern? Ora pensiamo solo al Brescia”

di Emiliano Condò |10 Marzo 2011 18:56

Andrea Ranocchia

MILANO – Unica italiana ancora in corsa per la qualificazione ai quarti di Champions League, l’Inter è pronta a incrociare i rossi di Baviera ma prima di pensare ai tedeschi nella testa dei nerazzurri c’è solo il campionato e il Brescia. A indicare le priorità è Andrea Ranocchia, giovane difensore arrivato dal Genoa sul mercato di gennaio, intervistato da Inter Channel.

”Noi sappiamo che per lottare per tutto bisogna passare prima da Brescia – ammonisce – solo dopo penseremo al Bayern, ma fino all’ultimo minuto di Brescia-Inter, c’è solo il Brescia davanti”. Diventato, in breve tempo uno dei pilastri della retroguardia e uno dei beniamini del popolo nerazzurro, Ranocchia non nasconde la sua soddisfazione per l’approdo alla corte di Leonardo e non fa mancare una riflessione sull’atteggiamento tenuto dalla squadra sul rettangolo di gioco.

”In un anno – osserva – per me è cambiato tutto, è  il bello del calcio. Un anno fa – ricorda – a quest’ora, ero in clinica su un lettino a far riabilitazione e invece adesso sono qui, all’Inter, nel club più forte del mondo, questo mi rende felice”. Inoltre, racconta ancora, ”mano a mano che passa il tempo mi sento sempre più parte integrante di questo gruppo: ci speravo, lavoravo per questo, sono contento”.

Quanto all’approccio alle gare e alla spietatezza mostrata dai nerazzurri soprattutto nella seconda parte delle gare, puntualizza Ranocchia, ”se partiamo forte da subito, mettiamo la partita subito nel binario che vogliamo noi. Se partiamo piu’ in sordina come nell’ultima partita, è normale che veniamo fuori piu’ nei secondi tempi. Comunque poi, alla fine è uguale – filosofeggia – : l’importante è che noi vinciamo e che ribattiamo colpo su colpo i risultati che fanno loro”, cioè il Milan.

”Solo in questo modo possiamo giocarcela fino alla fine”, aggiunge. Da ex rossoblù, infine, un pensiero anche alla rimonta della scorsa gara caslinga contro il Genoa. ”Era già successo con il Palermo, anche se lì era stato più difficile. Abbiamo ribaltato un risultato che era quasi impossibile allora – chiosa -: ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che così non andava, che dovevamo ribaltare tutto. Siamo entrati in campo con un’altra mentalità e si è visto”.

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