MILANO- Finale di fuoco a San Siro. Dopo il pareggio di Lecce, l’Inter ha pareggiato anche contro il Cagliari perdendo ulteriore terreno in chiave scudetto. Nel finale, l’arbitro Manganiello ha espulso Lautaro Martinez per proteste. Questa decisione non è andata giù a Conte ed al resto della panchina perché in quel momento l’Inter stava spingendo alla ricerca disperata del gol vittoria. Questa espulsione ha tagliato le gambe alla squadra.
Inter-Cagliari, tutti contro l’arbitro: Conte, Lautaro e Berni perdono la testa.
Dopo il fischio finale, Conte e gli altri componenti della panchina si sono scagliati contro l’arbitro per protestare. Il tecnico è stato trattenuto a stento dai suoi collaboratori, Berni, portiere di riserva, ha “eluso” la sorveglianza dei compagni di squadra e ha stretto la mano polemicamente all’arbitro. Per questo, Manganiello ha espulso anche a lui.
Sia Berni che Lautaro, rischiano almeno due giornate di squalifica. Nel caso in cui le due giornate venissero confermate, entrambi i calciatori salterebbero il derby contro il Milan di Zlatan Ibrahimovic.
Conte è rientrato negli spogliatoi talmente furioso che ha lasciato quasi subito lo stadio senza fermarsi in zona mista. Al suo posto, ha parlato il vice Stellini. Ecco la spiegazione del secondo allenatore dell’Inter. Le sue dichiarazioni sono riportate dall’Ansa.
”Conte? Già a fine primo tempo ha impiegato un po’ a trovare energie per parlare alla squadra, non stava bene come Skriniar sostituito per l’influenza. Io poi non l’ho più rivisto, il mister è andato via velocemente.
Forse nella partita di oggi anche l’arbitro non è stato bravo a mantenere la calma e ha alimentato la tensione.
Il metro di giudizio all’interno della gara andrebbe cambiato per tenere tutti tranquilli.
Noi siamo usciti con quattro cartellini gialli, eccessivi per la partita che è stata. C’è stato qualche episodio, come il fallo non dato a Young o il fallo di Bastoni”.