C’è sempre il caso Inter e Milan a tenere banco nel calcio italiano: la rivelazione in diretta fa tremare Simone Inzaghi
È sempre l’inchiesta della Procura di Milano sugli ultras di Inter e Milan a tenere banco nel calcio italiano. Mentre è iniziata una nuova giornata di campionato, con la parentesi europea andata in archivio, c’è grande attesa per capire quel che potrà accadere alle due società e ai loro tesserati dal punto di vista della giustizia sportiva.
È noto che il procuratore federale Chiné ha chiesto agli inquirenti milanesi gli atti dell’inchiesta, in modo da valutare le eventuali ricadute dal punto di vista sportivo. Per conoscere quel che accadrà ci vuole ancora del tempo, considerato che in Figc devono ancora ricevere i documenti da valutare. Ad ogni modo il tema più dibattuto del momento è cosa rischiano Inter e Milan per la giustizia sportiva. Le ipotesi sono le più diverse: si va dall’ammenda alla penalizzazione, con la possibilità di squalifiche e inibizioni per i tesserati. Ma qual è la sanzione più probabile?
Ne parla, intervenuto a Ti Amo calciomercato sul canale Youtube di Calciomercato.it, Fabio Massimo Splendore, giornalista del Corriere dello Sport. Le sue dichiarazioni raccontano bene il clima di incertezza che racconta l’intera vicenda.
Dalla penalizzazione alle squalifiche: le possibili sanzioni per Inter e Milan
Il giornalista prova ad analizzare la situazione di Inter e Milan e spiega che sbilanciarsi al momento è davvero complicato.
“La forbice va da niente alla penalizzazione. Niente mi sembra difficile e la penalizzazione mi sembra molto difficile. Di mezzo ci sono inibizioni, ammende, squalifiche, stadio e curve chiuse. Tutto questo – le sue dichiarazioni – prenderà forma quando Chiné avrà gli atti che ha chiesto il giorno dopo l’uscita dell’inchiesta“.
I rischi maggiori, stando a quanto emerso finora, potrebbero correrlo i tesserati, con qualche nome uscito dalle carte dell’inchiesta, anche se nessuno – è bene ribadirlo – è indagato. “Qualche tesserato in prima persona sembrerebbe parte coinvolta in maniera attiva, ma questo va sempre visto. I tempi della giustizia sportiva sono molto rapidi e calendarizzati: ci sono 60 giorni dall’acquisizione degli atti, con la possibilità di chiedere due proroghe“. Stando a queste tempistiche si può immaginare quando si avranno le prime decisioni dal punto di vista della giustizia sportiva: “Ragionevolmente per le due proroghe i giorni potrebbero raddoppiarsi, quindi 120: da qui a gennaio-febbraio, il quadro sarà delineato“.
Cosa succederà allora però non si può ancora dirlo: “Capire se ci può essere una squalifica, un’inibizione o qualcos’altro è legato alla situazione contingente“. Non resta che attendere per capire quel che succederà a Inter, Milan e ai loro tesserati.