Serie A, l’Inter frena a Brescia: punita e graziata da Caracciolo

Pubblicato il 11 Marzo 2011 - 23:47 OLTRE 6 MESI FA

Andrea Caracciolo

BRESCIA – Andrea Caracciolo strappa un pezzo di scudetto dalle maglie del Milan. Un pezzo, non tutto: perché l’airone bresciano non va fino in fondo: prima segna il pareggio che permetterà ai rossoneri di giocare con meno tensione, poi si presenta sul dischetto per il colpo del ko.  Il tiro è debole e Julio Cesar respinge. Prima che l’arbitro fischi la fine, scrivendo a referto che Brescia – Inter, anticipo della ventinovesima giornata, è finito 1-1, Caracciolo fa in tempo anche a farsi espellere. Doccia anticipata ma solo di qualche minuto. Poco prima, in occasione del rigore, il rosso era toccato a Cordoba.

Per l’Inter, però, il pareggio  basta per raffreddare il sogno della rimonta ai danni dei cugini rossoneri e guastare, almeno un po’, il morale, in vista della battaglia di Monaco in Champions League. E pensare che alla vigilia l’allenatore era stato chiaro.

La sua Inter punta a tutto senza fare alcuna distinzione tra campionato e Champions League. E allora, sin dal primo minuto sceglie il ‘4-2-fantasia’, con Snejder a creare per il trio Eto’o, Pandev e Pazzini. Un terzetto molto mobile che non da’ punti di riferimento al Brescia: basta lasciare Pazzini un po’ più avanti ed ecco che il modulo si avvicina al mourinhano 4-2-3-1, con Pandev e Eto’o a lanciarsi sulle fasce. Dall’altra parte, Inchini, sceglie il 3-5-2, con Caracciolo e Diamanti a svariare sul fronte offensivo, protetti da una robusta cerniera in mediana e dietro la diga Zebina-Bega-Zoboli.

In campo con il lutto al braccio, in segno di rispetto per le vittime del sisma che ha sconvolto il Giappone e di vicinanza al nerazzurro Nagatomo, le due squadre partono subito aggressive. A farsi preferire e’ il Brescia. Il folto centrocampo disegnato dal tecnico delle Rondinelle, imbriglia la manovra nerazzurra e con Caracciolo di testa, ben assistito da Kone’, prova a spaventare Julio Cesar. Solleticato anche da un angolo battuto carico d’effetto da Diamanti. Tanto bello quanto velleitario.

La partenza sprint del Brescia, disorienta un po’ la truppa di Leonardo che impiega una decina di minuti abbondanti per farsi vedere, con decisione, in avanti. Dopo una conclusione da fuori di Sneijder, ci prova ‘ con un pregevole assolo Nagatomo ‘ e poi e’ il solito Eto’o, su assist di testa di Ranocchia, a punire la difesa biancazzurra. Tocco al volo e gol numero 19 in campionato, il trentunesimo in stagione. Festeggiati cosi’ i freschi trent’anni, il Re Leone galvanizza lo spicchio di stadio vestito di nerazzurro, ravviva lo spirito dei compagni e sulla fascia sinistra, in tandem con un rapidissimo Nagatomo, si diverte a punzecchiare la retroguardia di casa. Irretita, come tutto il Brescia, dal vantaggio interista e poco abile a far ripartire il contropiede.

Ci riesce giusto una volta ma Caracciolo, servito da Kone’, lascia partire un pallonetto che muore sopra la traversa. Forte di un possesso palla superiore al 60%, l’Inter controlla senza strafare, mentre il Brescia fa collezione di cartellini gialli (tre in meno di un tempo con Zebina, Caracciolo e Daprela’) e ci prova in avvio di ripresa prima con un colpo di testa di Caracciolo, di poco alto sulla traversa e poi con un fendente, ancora dell”Airone’, deviato in angolo da un eccellente Julio Cesar. La gara si anima, Sneijder timbra il palo da fuori e il Rigamonti si scalda per un fuorigioco fischiato a Kone’ che spedisce in rete e si fa ammonire. Il clima da battaglia non spiace all’Inter.

Ci provano Pazzini (sostituito da Kharja nell’ultimo spicchio di gara) e Pandev (che sparecchia un paio di volta su Arcari), oltre a Nagatomo e all’onnipresente Sneijder mentre il Brescia si affida al contropiede e recrimina per un tocco di gomito, in area, di Nagatomo. L’arena di Mompiano si infervora, poi lo stadio esplode quando Caracciolo segna, di testa, su pasticcio di Cordoba, il pareggio. E’ il prologo a un finale da togliere il fiato: in pieno recupero, Cordoba atterra Eder e si ‘becca’ il rosso diretto. Dal dischetto, Caracciolo si fa ipnotizzare da Julio Cesar che salva, almeno, il pareggio. Poco utile per i piani di rimonta in campionato. Bruciante, per il morale, in vista della battaglia dell’Allianz Arena. .