MILANO – Malocchio o c’è qualcuno che porta sfiga? Già perchè lo staff medico o i problemi del campo di allenamento di Appiano Gentile non bastano a giustificare quasi 50 infortuni nell’arco di una stagione. C’è qualcosa che va oltre la pratica a questo punto. Una squadra partita con tante ambizioni e che dopo la vittoria in casa della Juventus si pensava potesse arrivare in alto, col trio Palacio-Cassano-Milito in attacco. Poi il crollo, e a farla da protagonista è stata l’infermeria, arrivando a giocarsi la parte finale del campionato, per cercare un posto in Europa, praticamente senza attaccanti. Inutile dire che l’obiettivo Europa è fallito e l’Inter la stagione prossima sarà senza coppe.
Leggendo i numeri c’è da spaventarsi. Per rendere l’idea la squadra di Andrea Stramaccioni il 18 aprile aveva contemporaneamente fuori 13 giocatori, e non gente da poco: Guarin, Cambiasso, Cassano, Milito, Palacio, M’Baye, Mudingaiy, Chivu, Castellazzi, Obi, Gargano, Nagatomo, Stankovic. Il picco di una stagione disastrosa. Beffarda. Impossibile da spiegare perchè gli infortuni sono troppi. Ci sarà veramente qualcuno che quest’anno ha portato sfiga o che ha fatto un malocchio, magari in casa, oppure portato da fuori. Ultima delle beffe. Cassano fuori per l’ultima di campionato, in casa con l’Udinese, per salutare il proprio pubblico almeno con una vittoria. Ma niente, la catena di infortuni non si ferma nemmeno ad un passo dal finale di stagione, divenuto agonia.
Niente Cassano, ancora una volta. Una caduta in allenamento durante la partitella ha infatti causato all’attaccante la frattura del secondo metacarpo della mano destra. Il giocatore era rientrato in campo domenica scorsa a Genova, fischiato dai tifosi rossoblu per il suo passato doriano, ma non ha fatto in tempo a collezionare qualche minuto che già si trova escluso dalla prossima partita per cause di forza maggiore. E’ un po’ la storia dell’Inter di quest’anno. A questo punto i tifosi, nelle loro domande al presidente Massimo Moratti esibite in curva contro la Lazio, forse farebbero bene ad aggiungere: “Caro presidente, chi è che ci porta sfiga?”. “Qualcuno ci ha per caso fatto il malocchio?”.
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