Inter, Mourinho: “Il Bari è come il Milan, un match da 3 punti”

«La partita contro il Bari vale come quella contro il Milan della prossima settimana. Sono tre punti, gli stessi in palio nel derby, nulla di più».

Esordisce così José Mourinho prima della trasferta in Puglia, dove sabato l’Inter sarà impegnata al San Nicola nell’anticipo serale della ventesima giornata di serie A.

Mourinho ha quindi analizzato la situazione degli infortunati e dei giocatori che ritornano invece nuovamente a disposizione: «I miei complimenti vanno a Materazzi – sottolinea Mourinho – che a neanche una settimana dall’intervento lavora per tornare al più presto. Complimenti anche a Cambiasso e Muntari. Santon migliora ma non è al cento per cento, ancora out invece Stankovic, Krhin e Thiago Motta. Però abbiamo Balotelli, Quaresma, Pandev e Milito che stanno bene: volendo posso giocare con tre giocatori davanti».

L’allenatore commenta poi la situazione delle inseguitrici, che se non altro nelle dichiarazioni pubbliche evitano di parlare apertamente di scudetto: «Avranno forse la necessità di bluffare – dice Mourinho – quello che credo io è che non ci siano campioni a gennaio, perché manca tanto per finire il campionato, quindi ci sono molte squadre in corsa, che hanno ancora la possibilità di vincere lo scudetto. Anche quelle squadre che dicono di non esserlo. Come allenatore dell’Inter e come persona ottimista, penso comunque che siamo sufficientemente forti per arrivare primi a maggio, ma questo è solo il pensiero dell’allenatore dell’Inter. Abbiamo 45 punti: ottimo. Un ‘ottimo’ che mi aspettavo, per questo sono felice ma non sorpreso».

Mourinho evita di dilungarsi, invece, nel rispondere alle domande su Mario Balotelli: «Non mi piace molto parlare di Mario, perché tante volte ho parlato bene e ha fatto un passo indietro, e viceversa. Mi è capitato di parlarne meno bene e subito ha invece fatto un passo in avanti. Oggi però posso dire che il cartellino giallo che ha preso a Verona è stato perfetto. E perfetto è quando Mario lavora per la squadra. Proprio come Pandev, che ha questa mentalità di lavoro per la squadra molto spiccata».

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