Inter, Mourinho: “Meritiamo molto di più di questa coppa”

Pubblicato il 6 Maggio 2010 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA

Coppa Italia

La serata finisce con Mourinho che bacia la coppa Italia, primo trofeo conquistato nella stagione e Chivu che fa i pollici versi sotto la tribuna Monte Mario.

La coppa Italia va all’Inter, Ranieri fa i complimenti agli avversari. Mourinho analizza la gara: “Dopo l’espulsione di Totti la Roma è finita.

Hanno perso la testa poi l’espulsione di Totti ci può stare, non sono nessuno per giudicare gli altri, in quel momento può scattare la frustrazione e la testa si può perdere, può succedere”.

“E’ stata una partita dura – continua il tecnico dell’Inter – perché abbiamo perso subito Sneijder per infortunio”. Poi lancia un appello ai tifosi: “Non venite a Malpensa, perché siamo molto stanchi”. Le energie infatti non possono essere disperse perché c’é il finale di stagione ancora da fare al massimo, per prendersi anche lo scudetto e cercare di vincere l’altra finale che attende l’Inter, quella di Champions League. “Possiamo vincere altri due titoli se diamo tutto, ma la Champions deve essere un sogno e non un ossessione. Questa coppa la dedichiamo a noi stessi, questa squadra se la merita come si merita anche altri trofei più importanti con tutto il rispetto di questo, ma ho un gruppo fantastico che merita vittorie”. Poi ancora un dubbio sul suo futuro. “Rimango? L’Inter ha sempre cambiato, ma ha fato il salto che doveva fare per essere grande”. Un giornalista inglese gli chiede se gli manchi ancora la Premer. “Sì mi manca e ci tornerò sicuramente, non al Chelsea però e probabilmente non il prossimo anno”. Poi l’analisi della gara. “E’ molto difficile che in una finale ci sia un grande spettacolo di calcio, c’é tensione nelle finali, concentrazione atteggiamento aggressivo. Non mi è piaciuta invece la troppa aggressività all’inizio e l’infortunio di Snejider, un brutto colpo, sta male. Forse quello che si è detto prima della partita ha creato tensione ma poi è stata una bella partita. Una bella finale. Ma mettere l’inno della Roma all’inizio è stato poco intelligente”.

Qualcuno gli rimprovera il gesto fatto ieri con cui sembrava aver scimmiottato le persone disabili. “Non era un’offesa ma non ho problemi a chiedere scusa, io prima di essere un allenatore di calcio sono stato professore di bambini con questi problemi. E se questo non è avere amore per questi bambini non posso dire di più”. Da domani si riparte in campionato: “Non abbiamo tempo per rilassarci perché se sbagliamo perdiamo il campionato quindi ora preferisco dimenticare la Champions, abbiamo altro a cui pensare”. Un giudizio su Balotelli. “Ha fatto bene, ha sbagliato una palla al 90mo l’unica cosa che non mi è piaciuta”. Rosella Sensi lascia lo stadio senza parlare. Ranieri invece fa autocritica e bacchetta Totti. “Il suo è stato un fallo di frustrazione che non doveva fare, peccato per un campione come lui che non deve fare certe cose: ha sbagliato perché ora si parlerà solo di quello invece loro sono bravi a metterla su quel piano, è scientifico”. Quando ha deciso di non farlo giocare? “Domenica, perché non può giocare ogni tre giorni”.

Poi continua con l’analisi. “Nel primo tempo non abbiamo carburato, ci ha condannato un episodio e complimenti a loro. Noi volevamo giocare a calcio perché fisicamente ci sovrastano”. Ora rimane la speranza di contrastare l’Inter in campionato. “Noi faremo il nostro lavoro fino in fondo e ci proveremo senza dover avere rimpianti”. Poi analizza la partita dell’arbitro. “Sul fallo su Vucinic mi aspettavo l’espulsione, l’Inter è una squadra che mette pressione all’arbitro, è una squadra di carattere, è un complimento che faccio all’Inter. Io sono dispiaciuto perché non abbiamo giocato, avevo detto di non metterla sull’aspetto agonistico. Siamo caduti nella trappola e non mi è piaciuto. Non dovevamo sbagliare la partita ma la squadra si è impegnata”. Prima di andare via ci tiene a dire una cosa, in risposta a Mourinho: “In tutta Europa la finale della coppa di lega si gioca nella capitale, anche in Portogallo…”.