Inter da battaglia all’Olimpico contro la Lazio

Stramaccioni (LaPresse)

ROMA –  L’Inter va a Roma per sapere che razza d’Europa sara’ la sua nella prossima stagione: l’inferno dei preliminari d’agosto per il torneo minore, come gia’ garantisce la classifica; l’Europa League direttamente dal girone; o il ‘miracolo’ di una Champions quasi impossibile anche solo da sognare? Andrea Stramaccioni, alla sua prima in assoluto sul campo della sua citta’, va oltre.

”Non e’ solo una partita importante – dice – la vedo come il preludio di una rinascita, della voglia che ha il popolo nerazzurro di tornare a essere protagonista sia in Italia che in Europa”. Il bagno di entusiasmo di ieri, con 5.000 tifosi arrivati ad Appiano dopo la vittoria del derby, ha, se possibile, rafforzato la sorprendente sicurezza del giovane allenatore romano, che, con la benedizione del presidente Moratti, vuole adesso gettare le basi per il futuro.

”Dopo il derby, lui ha deciso di dare forza a una sua idea, ma ci penseremo da domenica sera”. E avverte che quella di domani sara’ un’Inter ‘da battaglia’, che deve rinunciare per forza di cose a Forlan (problemi alla caviglia) e Sneijder (l’olandese ha accusato un risentimento durante l’ultima rifinitura stamattina), e per scelta tattica a Mauro Zarate. ”Andra’ all’Olimpico una squadra con un po’ meno qualita’, ma con tantissima voglia di fare risultato – spiega – . Giocheremo in maniera diversa e Mauro non rientra in questa idea”.

E aggiunge: ”La formazione? Stavolta la sbagliate tutti”. Confermato di non vedere insieme, ”almeno dall’inizio” Milito e Pazzini, e di preferire per un certo tipo di gioco Nagatomo a Faraoni, l’impressione e’ che Stramaccioni mediti un 4-4-1-1 con Cambiasso vicino al ‘Principe’ e alla porta avversaria.

”Vinciamo – dice – poi guardiamo il tabellone e vediamo che cosa e’ accaduto. Difficilissimo ma dobbiamo provarci, perche’ ognuno e’ artefice del proprio destino. Finora il traguardo importante che abbiamo raggiunto e’ avere l’Inter in Europa con una giornata in anticipo sulla fine del campionato”.

Da lunedi’, dopo la sentenza, si pensera’ a come colmare quel gap, che quest’anno ha impedito all’Inter di lottare per lo scudetto. ”Stiamo lavorando duramente per cercare di tornare a essere protagonisti nel panorama del calcio che conta – assicura Stramaccioni – e sappiamo cosa fare. Noi abbiamo idee chiarissime su come farlo”. Obiettivi di mercato? ”Il primo si chiama Jonathan, il secondo Coutinho. Uno gioca attualmente al Parma, l’altro all’Espanyol. E vorrei averli gia’ nella tourne’e in Indonesia…”.

Chiarissimo, il ritorno ad un progetto nato in estate e abortito tra Gasparini e Ranieri. E Lavezzi, la cui maglia nerazzurra col numero 21 e’ gia’ in vendita sulle bancarelle fuori dal cancello del centro sportivo? ”Caspita, questo e’ un problema – scherza Stramaccioni – perche il 21 e’ il numero di Orlandoni e lui e’ arrabbiatissimo”.

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