MILANO – I numeri dicono che l'Inter e' a 11 punti di distanza dalla vetta e sull'orlo della zona retrocessione. Seduto in tribuna Massimo Moratti era scuro in volto mentre si consumava la sconfitta contro la Juventus e non ha certo distribuito complimenti in spogliatoio alla fine.
Niente toni drammatici e parecchi sorrisi ha sfoggiato invece Claudio Ranieri, che avverte: ''Io non demordo''.
''Serve una spugna magica, per pulire il cervello dalle contaminazioni negative e evitare ripercussioni in Champions'', spiega Ranieri, che mercoledi' deve affrontare il Lille. ''Non dobbiamo guardare adesso la classifica, era meglio vincere ma ci sono ancora tanti punti in palio, magari a Natale faremo altri conteggi'', minimizza l'allenatore nerazzurro, che rende onore a un'avversaria ''da scudetto'' e cita lo scrittore britannico Rudyard Kipling: ''La vittoria e la sconfitta sono due impostori. Finisco con un sapore dolce amaro''. ''L'amaro e' per la sconfitta, il dolce per una prestazione che mi soddisfa moderatamente contro la squadra piu' in forma del campionato. Nonostante i tanti infortuni abbiamo retto l'urto, abbiamo lottato: il primo tempo – e' la sua analisi – mi e' piaciuto, loro sono stati cinici e hanno colpito nelle uniche occasioni''. E' stata inutile la carica di Moratti prima della partita. ''Tutte le partite sono da vincere, questa – aveva sottolineato – in particolare la sentono molto i nostri giocatori, anche per la situazione in classifica. E' un dovere nostro vincere da tutti i punti di vista''.
L'Inter invece non ha giocato al massimo, al punto che nell'intervallo Wesley Sneijder (uscito con i crampi) ha provato a dare la scossa ai compagni. ''O si corre o non si corre!'', avrebbe urlato l'olandese, ma nella ripresa la squadra non ha cambiato marcia nonostante le mosse di Ranieri, che rivendica e si assume la responsabilita' della scelta di inserire Castaignos per Zarate, poco fortunata a posteriori. ''Castaignos e' stato timido, l'avevo messo per attaccare Lichtsteiner, speravo avremmo continuato a creare occasioni ma non siamo riusciti – spiega Ranieri – Zarate stava bene, l'ho cambiato per il bene della squadra''. Milito invece e' rimasto in panchina perche', chiarisce l'allenatore, ''volevo farlo riposare''. Questa volta non c'e' spazio per polemiche con l'arbitro. Anzi, Rizzoli avrebbe potuto concedere ai bianconeri un rigore nel primo tempo. ''Dalla panchina sembrava che potesse fischiarlo, ma – sorride Ranieri – questa volta ho evitato di dirlo all'arbitro…''.