Inter, ressa a Milano per la consegna dell’Ambrogino d’oro

MILANO – Non era mai stata tanto affollata la sala Alessi di Palazzo Marino, dove nel pomeriggio di mercoledì 2 marzo il sindaco di Milano Letizia Moratti ha consegnato all’Inter l’Ambrogino d’oro per i cinque successi raccolti nel 2010.

Oltre 250 persone sedute, almeno altrettante in piedi, fra invitati e imbucati, personalità cittadine e operatori dell’informazione hanno assistito alla premiazione, a cui ha partecipato tutto il club nerazzurro, dai giocatori al presidente Massimo Moratti, in prima fila con i figli Angelomario e Giovanni, con Marco Tronchetti Provera e l’allenatore Leonardo.

I primi cori li ha fatti partire il presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri, con la maglietta nerazzurra sotto la giacca del completo. Poi tanti applausi e qualche mugugno per una gaffe del sindaco Moratti, che ha datato la fondazione dell’Inter al 1909, poi al 1809 e infine in maniera corretta al 1908.

”Milano ti è grata – ha detto rivolta al cognato Massimo Moratti il sindaco, che è di fede interista e alla fine ha posato con la maglia nerazzurra: dopo l’Ambrogino nell’anno del centenario dedicato alla storia dell’Inter, ci è sembrato giusto un altro riconoscimento per gli ultimi successi di questa squadra e del suo presidente”.

Ogni giocatore ha ricevuto una pergamena, e una sarà consegnata anche a José Mourinho. Alla fine questo Ambrogino è ”un riconoscimento dovuto”, ha notato il presidente nerazzurro, sicuro che i successi sportivi della sua squadra abbiano un effetto positivo sulla città. ”L’Inter è Milano – ha sottolineato poi ai microfoni di Inter Channel – i tifosi nerazzurri sono sempre stati considerati i milanesi veri, e l’Inter è sempre stata l’orgoglio sportivo della città”.

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