Calciomercato Inter – Walter Sabatini affronta per la prima volta i giornalisti nel giorno più difficile per i tifosi dell’Inter, quello in cui i cugini del Milan strappano alla Juventus un top-player come Bonucci. Ostenta serenità, il coordinatore tecnico delle squadre Suning, e per trasmettere un senso di leggerezza chiede anche una “pausa sigaretta”, a metà conferenza, dopo avere annunciato di voler “scatenare un mercato silenzioso”.
“Ammiro quello che sta facendo il Milan – l’applauso di Sabatini ai rivali -, ma non è il nostro modello. Il Milan ha ribaltato la rosa, l’Inter ha fatto un’altra scelta preventiva: noi abbiamo dato un segnale di poter essere una squadra molto competitiva, abbiamo giocatori molto forti e, con l’allenatore, abbiamo deciso di riselezionare il gruppo. Faremo solo le cose giuste per essere protagonisti”. Il Milan spende e spande, arrivando a 10 acquisti con Bonucci e Biglia per una spesa complessiva di circa 215 milioni; l’Inter invece finora si ferma a Skriniar (“Ci aspettiamo molto”), Borja Valero (“Grande catalizzatore di gioco”) e l’opzione su Dalbert (“Lo considero molto forte, accontenteremo il Nizza”).
A tenere banco inoltre c’è soprattutto il caso Perisic, separato in casa. Sabatini non si turba: “Spalletti vuole trattenere Perisic, l’Inter vuole trattenere Perisic ma vogliamo trattenere giocatori con le giuste motivazioni. Lo United ha un forte interesse ma il prezzo dei giocatori dell’Inter lo fa l’Inter”. E addirittura rilancia: “Di fronte ad una situazione di mercato determinante per l’Inter Suning non si tirerà certo indietro”. Come a voler promettere al pubblico un grande colpo, sia esso Nainggolan, Vidal o Di Maria.
“L’Inter sta puntando a obiettivi molto difficili, cozzando anche contro volontà delle società interpellate e ci serve un po’ di tempo”. Per Sabatini la garanzia dell’Inter si chiama Spalletti: i due hanno lavorato a lungo assieme e la scelta di affidare al tecnico toscano la panchina nerazzurra è stata “spontanea e fisiologica”. “Spalletti è fortissimo. Allena benissimo: è un teatrante, il dirimpettaio della follia. Sa quello che vuole, sa come ottenerlo e riesce a fronteggiare le situazioni da solo senza l’aiuto di nessuno. È un uomo molto generoso e molto coraggioso e a me bastano queste qualità per definirlo una grande persona. Credo che sia l’allenatore dell’Inter quasi inevitabilmente.
L’Inter ha bisogno di Luciano Spalletti, di un uomo come lui”. A lui il compito di restaurare il senso di appartenenza ed evitare nuove crisi d’identità.