ROMA – Sì, vincere in rimonta all’ultimo minuto dà più soddisfazione: quando Vecino ha segnato il 2 a 1 dell’Inter contro il Tottenham un San Siro già bollente è giustamente impazzito di gioia. I tifosi nerazzurri da casa anche, era la prima in Champions League, un ritorno atteso da anni: a seguire la diretta di Sky, però, sembrava di aver assistito al gol decisivo di una finale di Coppa del Mondo. Con i telecronisti che davano di matto sul serio.
“Mamma miaaaaa, Vecino l’ha ripresaaaaa” urlava Riccardo Trevisani, “manicomio più totale”, strillava tarantolato con grammatica incerta. Daniele Adani, commentatore di solito competente e misurato, gli faceva eco accanto, esaltando Vecino “uomo del destino” perché già aveva regalato all’Inter la qualificazione alla fine dello scorso campionato. “Non è possibile” gridavano all’unisono, forse dimentichi dell’obbligo ovvio per uno sportivo a provarci fino alla fine.
E giù con i peana sulla “garra charruaaaa” uruguagia per magnificare “testa, cuore e palle” dei calciatori uruguaiani che per manifesta, dobbiamo supporre, superiorità antropologica riescono a vincere le partite all’ultimo respiro. Tre punti importantissimi, non c’è che dire, ma insomma siamo pur sempre nella fase a gironi, mancano altre 5 partite e sono a disposizione altri 15 punti per l’assalto agli ottavi di finale.
Un di più di enfasi, un supplemento emozionale come si dice, ci sta pure, e con la “pazza Inter” è forse più facile: ma il “manicomio più totale” rischia di essere controproducente oltre che inopportuno. Non tutto è “da infarto”: e se Vecino segnasse in finale, di rovesciata? Harakiri in diretta, come minimo.
Raga spettacolooo. Trevisan e adani letteralmente impazziti. Ascoltate l’audio sul goal del 2 a 1 😂😂. Pazza inter#InterTottenham pic.twitter.com/yhZeDu4EQx
— Massi (@IL__CAMALEONTE_) 18 settembre 2018