Israele blocca 6 calciatori palestinesi al confine con la Giordania: “Ragioni di sicurezza”

Pubblicato il 13 Agosto 2010 - 17:49 OLTRE 6 MESI FA

Tre dei giocatori palestinesi fermati dagli israeliani

La sorte di sei calciatori palestinesi, fermati da un divieto israeliano, sta spostando anche sul terreno delle istituzioni sportive internazionali l’eterno conflitto mediorientale. La vicenda ha offerto il pretesto per una protesta formale della Federazione calcistica dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) contro Israele, contenuta in una lettera aperta indirizzata al presidente della Fifa, Joseph Blatter.

Nella lettera (firmata dal presidente della Federazione palestinese, Jibril Rajoub) si denunciano come arbitrarie le restrizioni di imposte ”dall’occupante (Israele) alla libertà di movimento degli atleti” e si rivendica il diritto di ”dar vita a libere istituzioni sportive nella terra palestinese”.

Tutto nasce dal divieto di attraversamento del confine con la Giordania opposto da Israele per ”ragioni di sicurezza” a sei giocatori della rappresentativa nazionale palestinese: convocati per un’amichevole in campo neutro contro la Mauritania e sostituiti in fretta e furia alla vigilia del match (conclusosi poi con uno 0-0) sull’onda dell’incidente.

Secondo le autorità israeliane, i sei (originari della Striscia di Gaza, attualmente controllata dagli islamici radicali di Hamas) non sarebbero stati fatti passare poiché si trovavano illegalmente in Cisgiordania, il territorio governato dall’Anp, non avendo la stessa Federazione palestinese chiesto il rinnovo dei loro permessi.