ROMA – Italia-Haiti vorrà dire per sempre Mondiale 1974. Partita d’esordio di una nazionale azzurra che doveva conquistare la neonata Coppa Fifa, dopo l’assegnazione definitiva della Rimet al Brasile nel 1970.
Qualificazione “facile”, amichevoli di lusso (fra cui quella del gol di Capello a Wembley), una generazione di campioni che voleva e doveva vincere il ‘suo’ Mondiale: da Riva a Rivera, passando per Mazzola e Facchetti, c’era ottimismo. Voto simpatia: 4.
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Portieri: Dino Zoff (Juventus), Enrico Albertosi (Cagliari), Luciano Castellini (Torino).
Difensori: Luciano Spinosi (Juventus), Giacinto Facchetti (Inter), Francesco Morini (Juventus), Tarcisio Burgnich (Inter), Giuseppe Sabadini (Milan), Mauro Bellugi (Inter), Giuseppe Wilson (Lazio).
Centrocampisti: Romeo Benetti (Juventus), Fabio Capello (Juventus), Sandro Mazzola (Inter), Gianni Rivera (Milan), Antonio Juliano (Napoli), Luciano Re Cecconi (Lazio), Franco Causio (Juventus).
Attaccanti: Giorgio Chinaglia (Lazio), Gigi Riva (Cagliari), Pietro Anastasi (Juventus), Roberto Boninsegna (Inter), Paolo Pulici (Torino).
Commissario tecnico: Ferruccio Valcareggi.
Il cammino. Monaco, 15 giugno: davanti a 53mila spettatori, in larga parte italiani, il primo tempo della squadra di Valcareggi passa senza grandi emozioni, con Riva e Chinaglia che non riescono a sfondare nonostante una impostazione a trazione anteriore. In campo, oltre alle due punte, anche Rivera, Mazzola e Capello. All’inizio del secondo tempo lo storico gol del 23enne Emmanuel Sanon, che mette un limite all’incredibile record di imbattibilità di Dino Zoff in partite internazionali andando via a Spinosi e superando anche il portiere: 1.142 minuti, record tuttora. Dopo cinque minuti di terrore, pensando a un’altra Corea, il pareggio di Rivera, seguito dal vantaggio su autorete e dal famoso ‘vaffa’ di Chinaglia all’indirizzo del c.t. che manda in campo Anastasi al posto suo.
Dopo il pareggio con l’Argentina (1-1) provocato fortunatamente da una autorete di Perfumo, successiva al vantaggio conquistato dagli argentini al 20′ con Houseman, per passare il turno basterebbe un pareggio nell’ultimo incontro con la Polonia.
Il compito è durissimo perché la squadra polacca appare molto forte e matura, composta com’è da calciatori in ascesa, tuttavia Valcareggi ha lasciato negli spogliatoi Rivera e Riva, la formazione italiana si batte bene, ma Szarmach e Deyna realizzano due reti fantastiche e per gli azzurri non c’è fortuna quando l’arbitro Weyland non concede un rigore per atterramento di Anastasi e lo stesso Anastasi colpisce l’incrocio dei pali ad inizio ripresa. Capello dimezzerà le distanze a 5′ dal termine, ma l’Italia è fuori.
I più simpatici
Zoff, 6 (di stima): Primo Mondiale da titolare sfortunato, si rifarà con gli interessi, fino a finire su un francobollo.
I più antipatici
Valcareggi, 4.5: si prese un “vaffa” in mondovisione, in Italia nessuno lo trattenne…
Chinaglia, 4: del trascinatore della Lazio campione d’Italia pervenute zero azioni, un gestaccio con insulto. Era pronto per i Cosmos.
Italia-Haiti 3-1 del 1974