ROMA – Era un’altra Italia, quella del 2002: Buffon, Maldini, Cannavaro, Del Piero, Gattuso, Inzaghi, Totti, Nesta, Delvecchio, Zambrotta, Montella, Vieri, Materazzi. Questi alcuni dei convocati (e tutti stellari) dal Trap per il Mondiale del 2002 in Corea del Sud e Giappone. Era un’altra Italia: l’Italia che dominava in Coppa Uefa e in Champions League. Era un’altra Serie A. Dal 1988 al 2002 8 Coppa Uefa e 4 Champions League.
E nel conto si potrebbero mettere anche i risultati della Nazionale: la finale di Usa ’94, la finale agli europei del 2000 e i 4 titoli europei dell’Under 21 tra il ’92 e il 2000. Under 21 stellari dove giocavano in ordine sparso molti dei convocati dal Trap: Cannavaro, Panucci, Vieri, Inzaghi, Totti, Delvecchio, Tommasi e anche Pirlo (capocannoniere e autore del gol decisivo in finale degli europei under 21 nel 2000).
In Corea del Sud e Giappone si presenta una vera e propria corazzata, nel girone di qualificazione il percorso è netto: 6 vittorie, due pareggi, 16 gol fatti, 3 subiti. Poi il 31 maggio 2002 iniziano i Mondiali. L’Italia è nel gruppo G con Messico, Croazia ed Ecuador. Un girone facile, sulla carta. Ma è Trapattoni a tenere alta l’attenzione trasformando in fenomeno ogni avversario, come il poi estinto De la Cruz dell’Ecuador.
L’Italia parte bene: 2-0 all’Ecuador, doppietta di Vieri, per poi cadere subito dopo 5 giorni contro la Croazia. La partita finisce 2-1 per i croati (illude Vieri, poi segnano Olic e una vecchia conoscenza del calcio italiano, Rapaic).
Proprio contro la Croazia un terribile doppio presagio: due segnalazioni errate del guardalinee danese Larsen infatti aiutano la Croazia e condannano l’Italia a giocarsi tutto contro il Messico. Dalle televisioni, dai giornali già si grida al complotto: nessuno tutela più l’Italia dopo che Carraro è stato trombato dall’esecutivo della Fifa. E Blatter poi si sa, odia l’Italia. Sono questi i titoli che accompagnano l’Italia allo spareggio contro il Messico.
All’ultima giornata il pareggio deludente contro il Messico. E ancora una volta la truppa del Trap viene penalizzata dall’arbitro: il brasiliano Simon infatti annulla due gol regolari agli azzurri. Ma a salvarci ci pensano Del Piero (con il pareggio all’85°) e l’Ecuador che battendo, inutilmente, la Croazia, spinge gli azzurri alla fase finale. Continuano a preoccupare però i presagi nefasti e le teorie del complotto si moltiplicano sui giornali italiani.
Dall’altra parte del tabellone, nel girone D la Corea del Sud, padrona di casa, guidata da un vecchio stratega come Guus Hiddink, stupisce tutti battendo 2-0 la Polonia, pareggiando con gli Stati Uniti e, soprattutto, vincendo 1-0 con il Portogallo. La Corea del Sud si qualifica come prima e finisce dall’altra parte del tabellone dove c’è la stellare Italia del Trap.
E’ il 18 giugno del 2002, al Daejeon World Cup Stadium si gioca Italia-Corea del Sud. Quando l’arbitro colombiano Byron Moreno scende in campo gli italiani neanche lo notano. Ma di quella partita alla fine solo di lui gli italiani si ricorderanno. Ma andiamo con ordine.
L’Italia scende in campo con Buffon, Panucci, Maldini, Iuliano, Coco, Zanetti, Tommasi, Zambrotta, Del Piero, Totti e Vieri. Pronti, via dopo 180 secondi viene ammonito Coco. E gli italiani imparano il nome dell’arbitro imprecando una prima volta davanti alla Tv.
Passano altri 120 secondi e Moreno fischia un rigore per la Corea del Sud. Panucci trattiene in aerea Seol e Moreno sicuro, e sicuro lo è solo lui dentro allo stadio, fischia il rigore.
Gli italiani (Bruno Pizzul in testa) iniziano a imparare così l’inconfondibile camminata determinata di Moreno. Tira Ahn ma Buffon para il rigore e salva l’Italia.
Al 18′ segna Vieri di testa da calcio d’angolo. Dopo 4 minuti viene ammonito Totti. Senza altre emozioni finisce il primo tempo e inizia il secondo.
La Corea del Sud inizia a giocare duro ma Moreno quando può lascia corre, quando non può non ammonisce. Come al 52′ quando grazia Kim Tae Young già ammonito. Moreno non fischia neanche quando Totti viene steso al limite dell’area proprio mentre stava caricando il tiro.
Moreno non fischia e Trapattoni prende a calci una bottiglia a bordo campo. L’Italia si innervosisce e subisce il pareggio all’88’, un gol di Seol. Hiddink esulta, si va ai supplementari.
Un vero e proprio Vietnam per l’Italia: al 13′ del primo tempo supplementare Moreno caccia Totti (e tutti ricordano l’espressione di Moreno) per una presunta simulazione, a cinque minuti dalla fine poi l’arbitro colombiano annulla un gol regolare a Tommasi per un presunto fuorigioco, fuorigioco inesistente. E’ la fine. L’Italia perde la testa e Ahn, portato in Italia da Gaucci, segna il golden gol a tre minuti dalla fine. L’Italia è fuori. La Corea continua il cammino e farà piangere anche la Spagna prima di venir eliminata dalla Germania in semi-finale.
I più simpatici.
Bruno Pizzul 8
“E allora! E allora!” grida Pizzul quando Moreno annulla il gol a Tommasi nei supplementari. E’ lui, Bruno Pizzul, uno dei più simpatici per gli italiani sofferenti davanti alla Tv. Sarà il suo ultimo mondiale da commentatore Rai.
Vieri 7
Con 4 gol è il miglior marcatore italiano del Mondiale. Con 9 gol è il miglior marcatore italiano di sempre ai Mondiali, record condiviso con Paolo Rossi e Roberto Baggio.
Trapattoni 7-
Complice Moreno, contro la Corea è un Trap-Show: urla, fischi, calci e, indimenticabile, il pugno alla vetrata dove dietro si nascondevano alcuni dirigenti della Fifa. Un 8- perché l’Italia del 2002 è stata una delle più forti di sempre e, nonostante gli arbitri, forse doveva fare qualcosa di più.
Il più antipatico.
Non è italiano ma Byron Moreno non può che aggiudicarsi l’ambito cucchiaio di legno, voto: 10.
Un 10 perché è riuscito dove molti hanno fallito: ha completato con percorso netto la partita perfetta. Rigore inesistente, rigori non fischiati, ammonizioni a caso per l’Italia, poche e con il giusto equilibrio alla Corea del Sud.
Al vertice del male l’espulsione di Totti e il gol annullato a Tommasi. Di lui si continuerà a parlare, naturalmente nel male, in Italia e all’estero: pochi mesi dopo il Mondiale viene accusato in patria di aver truccato (stranamente) una partita; nel 2003 partecipa ad un programma televisivo italiano su Rai Due (ballando con Carmen Russo) e, infine, nel 2010 viene arrestato per traffico di droga, beccato all’aeroporto JFK di New York con sei chili di eroina. Tra una partita truccata e un arresto intanto in Italia gli vengono intitolati bagni pubblici di Santa Teresa di Riva, in Sicilia.
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(foto Lapresse)
Italia-Corea del Sud: la telecronaca di Pizzul
Italia e Spagna, tutte i fischi contro
L’arresto di Moreno.
La Grande storia della Nazionale, i Mondiali 2002.
La canzone dei Gem Boy, “Schiatta Moreno”.