L’Italia corre verso Parigi fiduciosa. I Mondiali di Budapest si sono conclusi domenica serata con un bilancio più che positivo: 4 medaglie, 13 finalisti, un mattatore (Tamberi) e quattro note liete in quattro diverse discipline. Peso, marcia 20 km, 400 ostacoli, salto in lungo.
Un uomo (Fabbri) e tre donne (Palmisano, Folorunso, Larissa Iapichino). Soddisfatto il d.t. La Torre :”La strada per Parigi ora è più chiara”. Entusiasta il presidente del Coni Malagò che ha seguito tutte le gare complimentandosi con atleti e tecnici. Addirittura euforico con la 4X100 di Jacobs e Tortu: “Staffetta spettacolare, strepitoso argento che conferma la nostra staffetta veloce una eccellenza universale, 2 anni dopo l’oro olimpico. Complimenti a Rigali, Jacobs, Patta e Tortu e allo staff tecnico. Grandissimi”
Il mattatore dei Mondiali di Budapest
L’oro di Gimbo Tamberi che ha bissato l’oro olimpico di Tokyo e gli Europei di Roma ha esaltato la spedizione azzurra. Il presidente federale Stefano Mei ha messo Gimbo sullo stesso piano di Adolfo Consolini, Pietro Mennea e Sarà Simeoni. Dopo il trionfo di Budapest il neo campion del mondo ha alzato ancora l’asticella: “Sogno un volo a 2.40. Io portabandiera a Parigi? Sarebbe un grande onore. La mia forza? È solo essere me stesso: non nascondo le emozioni e questo crea empatia col pubblico che in me rivede un essere umano, con le sue paure e i suoi entusiasmi, sempre in lotta con i propri limiti”.
I fantastici quattro
A tenere banco sono stati ovviamente”I fantastici 4” della staffetta veloce: Rigali (10”55), Jacobs (8”85), Patta (9”28) e Tortu (8”94).
Le note liete
Le note liete sono state 4. Leonardo Fabbri, 26 anni ha conquistato l’argento nel getto del peso con 22.34, primato personale. Antonella Palmisano, 32 anni ha centrato il bronzo nella 20km. di marcia a 2 anni dall’oro olimpico. Ayomide Folorunso, 26 anni, sesta nei 400 ostacoli: in semifinale ha siglato il record italiano con 53”89. Infine Larissa Japichino, 21 anni, quinta nella finale del salto in lungo con 6.82, a soli 6cm. dal podio.
Le prospettive per l’olimpiade
La strada per Parigi è tracciata. Dice il d.t. Antonio La Torre: “Passando per gli Europei di Roma potremmo essere ragionevolmente protagonisti. Chiudiamo una stagione che ci ha regalato anche il primo prestigioso successo nella ex Coppa Europa. Ma non dobbiamo sederci”.