LUBIANA – Mario Balotelli ha capito e cambiera’, e per aiutare il calcio italiano nella rifondazione serve l’aiuto dei campioni del passato. E’ la convinzione di Cesare Prandelli, a poche ore dalla partita di qualificazione con la Slovenia.
”Per Mario, l’importante e’ che sui suoi errori ci sia una riflessione: lui ha avvertito questo disagio e si e’ pentito, ha chiesto aiuto e noi gli saremo vicino per aiutarlo nella sua crescita”, ha detto il ct della nazionale nella consueta intervista a RaiSport, nell’ambito del contratto di esclusiva tra Figc e tv pubblica. Prandelli ha poi lanciato una proposta. ”E’ arrivata l’ora di affidarsi agli ex campioni del nostro calcio per insegnare calcio – ha detto – la mia parola d’ordine e’ lavorare, lavorare, lavorare.
E credo fermamente nel rinnovamento. Non trovo incredibile la gran quantita’ di talenti che la Slovenia sta tirando fuori: nulla e’ incredibile, se programmi e coltivi la tua idea di calcio”. Convinto che presto anche dai giovani a disposizione ”uscira’ un Baresi, ne sono certo”, il ct azzurro ha pero’ intanto parlato dell’impegno di questa sera contro la Slovenia come il piu’ difficile della sua gestione. ”In Germania abbiamo giocato bene, ma non c’erano i tre punti: qui si’, e poi per loro e’ la partita dell’anno. Ma sarebbe bello – ha aggiunto – vincere nei giorni della festa dell’Unita’ d’Italia.
Dico la verita’, ci stiamo preparando anche per questo”. Infine un piccolo racconto. ”A 12 anni giocavo in una squadra impegnata spesso in tournee’: ci obbligavano a rimanere particolarmente concentrati quando veniva eseguito l’inno di Mameli. Anche per questo, ancora oggi quando lo sento ho sensazioni bellissime, molto particolari”. .