Italia-Serbia. Scontri fuori e dentro lo stadio di Genova

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA

Duemila ultras serbi, infuriati per la figuraccia rimediata in casa venerdì scorso contro l’Estonia (inopinata sconfitta per 3-1), mettono in stato d’assedio per ore la città di Genova, dove si doveva disputare la gara Italia-Serbia. Assaltano il pullman della loro squadra all’uscita dell’albergo minacciando e terrorizzando il portiere titolare Stojkovic, reo forse di avere subito 3 reti nella gara precedente o di essere passato dalla Stella Rossa al Partizan: e lui chiede e ottiene di essere esentato dalla gara.

Nel loro riscaldamento alla partita di violenza che hanno in animo di giocare allo stadio, i tifosi serbi imbrattano palazzo Ducale e accennano scontri con la polizia. Quindi raggiungono il Ferraris, dove si sistemano nei posti a loro riservati, in alto nel settore Gabbia vicino alla gradinata Nord.

Ed è lì, poco prima dell’inizio della partita, che succede il patatrac: la postazione altolocata offre agli ultras l’occasione di lanciare a piacimento fumogeni sui tifosi azzurri nella vicina gradinata e in campo. Mentre lo speaker annuncia le formazioni, si scatena il panico: la polizia accorre come può, soprattutto nelle forze che ha. Ovvero poche, perché sebbene in assetto antisommossa, certo non sono in gran numero gli agenti allo stadio.