Marcell Jacobs è tornato. Allo Sprint Festival di Roma ha vinto la gara dei 100 con il tempo di 10.07. Una sorpresa Melluzo che ha chiuso con un confortante 10”13. Soddisfatto della propria prestazione Jacobs, partenza a parte.
IN GARA DOPO 44 MESI – C’era una certa curiosità di vedere in pista Jacobs – in corsia quattro – dopo il ritiro di 6 mesi in Florida per ritrovare i suoi valori sommersi da una catena di infortuni. Un calvario iniziato nel maggio 2022 a Nairobi, vittima di un virus intestinale. Poi ha dovuto rinunciare a Stoccolma (fastidio ad un gluteo),a Eugene (contrattura all’adduttore destro). E questo nel 2022.
L’anno dopo è spuntata la sciatalgia ed addio agli appuntamenti di Rabat e Firenze. A giugno si è presentato a Parigi 297 giorni dopo l’ultima gara all’aperto (settimo in 10”21). Di nuovo la sciatalgia e addio agli Europei a squadre e ai Mondiali di Budapest. A questo punto la decisione radicale: cambio di preparatore e ritiro in America alla corte del guru della velocità Rana Reider (oggi in Italia).
LO SPRINT FESTIVAL ALLO STADIO DEI MARMI – Il meeting internazionale romano riservato alla velocità ha visto protagonisti oltre a Jacobs, anche Tortu – primo nei 200 in 20”72 – e la neoprimatista dei 100 Zaynab Dosso (ha vinto i 200 donne in 23”12). Ottima Arianna De Masi, prima sui 100 in 11”26.
Sulla rinomata pista color grigio dell’adiacente Stadio dei Marmi, Jacobs ha misurato il suo stato di forma. Prima di scendere in pista aveva detto:” Sono contento di essere di nuovo a Roma, per tanti versi mi è mancata. Correre ai Marmi, poi, rende il ritorno speciale: questo è lo stadio più bello del Mondo. Quella negli Stati Uniti è stata u na esperienza positiva e formativa. Ho messo un punto, ho voltato pagina. Lontano da tutto e tutti ho ritrovato me stesso e il piacere di stare al campo che, a causa di tanti infortuni e varie problematiche, stava venendo meno”.
Dopo il 10”1 dell’esordio stagionale del 27 aprile a Jacksonville, quello di Roma si è presentato come l’esordio stagionale in Europa.
Al suo fianco – corsia tre – il gigante comasco Ckituru Ali (196 cm. di potenza) e Matteo Melluzzo, riserva della 4×100 azzurra, sui 100 fresco di personale (10”21 mercoledì a Savona). Jacobs ha aggiunto:” Sono tranquillo anche se, dato il calendario, non sono ancora al 100%. Nel passaggio tra Paolo Camossi e Rana Reider certi meccanismi sono cambiati e per adattarsi serve ancora un po’ di tempo. L’obiettivo comunque è sempre lo stesso: andare più forte degli altri, il risultato è una conseguenza “. Molti gli atleti azzurri ospiti del Meeting, festeggiata Antonella Palmisano, oro a Tokyo nei 20 km di marcia.