ROMA – Continua il momento magico del 18enne Jannik Sinner. Il tennista italiano ha conquistato la finale delle Next Gen Atp Finals in corso a Milano, battendo il serbo Miomir Kecmanovic 2-4, 4-1, 4-2, 4-2. Domani in finale incontrerà l’australiano Alex De Minaur che ha eliminato lo statunitense Frances Tiafoe.
La finale conquistata da Jannik Sinner alle Nex Gen Atp Finals è la conferma che il tennis italiano ha un nuovo astro nascente. Il giovanissimo altoatesino di San Candido, che ha compiuto 18 anni ad agosto, ha avuto un’eccezionale exploit in meno di 24 mesi: nel gennaio del 2018 era entrato per la prima volta nella classifica mondiale alla posizione 1592. Nello stesso anno aveva debuttato nel circuito Challenger con la lenta salita nella classifica mondiale che lo porta a fine 2018 al posto numero 551.
A febbraio di quest’anno è arrivata la prima vittoria in un Challenger a Bergamo che lo ha proiettato al numero 324 al mondo. L’esordio nel circuito Atp è arrivato a Budapest nell’aprile scorso, poi l’esordio nei Masters 1000 a Roma grazie ad una wild-card. Dopo aver vinto il primo incontro con Steve Johnson, numero 59 al mondo, si era arreso al secondo turno a Tsitsipas, numero 7 del ranking mondiale
L’estate scorsa era arrivata la partecipazione al tabellone principale degli Us Open e il 22 luglio era salito alla posizione numero 199 della classifica mondiale diventando il tennista più giovane della stagione nella top 200. Un nuovo successo nei Challenger lo ha proiettato al 130mo posto delle classifiche mondiali e subito dopo è diventato il secondo italiano più giovane a partecipare agli Us Open. Dopo il torneo di Anversa, dove è arrivato in semifinale battendo Majchrzak, Monfils e Tiafoe, ha scalato il ranking mondiale fino alla posizione 93, il più giovane italiano della storia a raggiungere la top 100.
Nato a San Candido e cresciuto a Sesto, a una manciata di chilometri dal confine con l’Austria, Sinner iniziò a praticare tennis a 7 anni ma fino all’età di 12 anni è stato una grande promessa dello sci alpino. La necessaria scelta della specializzazione fu compiuta all’età di 13 anni, nella quale fu notato da Massimo Sartori – storico coach dell’altro tennista altoatesino, Andreas Seppi – che lo fece trasferire all’accademia di Riccardo Piatti a Bordighera, in Liguria. E’ cresciuto allenandosi soprattutto sul veloce e il suo punto di forza sono anche la grande capacità di controllare i nervi e le emozioni e il fisco leggero (1,88 m di altezza per 75 kg di peso). (Fonti Ansa e Agi).