Juve, Conte: 'Nessuna rivoluzione'

TORINO, 31 MAG – ''Non vado allo sbaraglio, ci sono tutti i presupposti per fare bene''. Antonio Conte due, il ritorno. Perche' due anni fa fu vicino alla Juventus, ma non se ne fece nulla. Oggi, a sette dall'ultima partita da calciatore, e' tutto diverso e l'ex capitano bianconero puo' dire: ''Sono tornato a casa''. Emozionato, ma lucido, consapevole e sorridente, il neo allenatore si presenta come nuovo tecnico della squadra in cui ha militato 13 stagioni. E' l'idolo delle curve, ma l'impresa di ricostruire la Juventus si presenta assai difficile. Lui pero' non ha paura: ''Adesso tocca a me a basta. Non guardo il passato, ma penso a presente e futuro. Non sono stato la prima scelta? Non mi interessa come si parte, ma come si arriva. E io sono arrivato primo su questa panchina. Ringrazio la proprieta' per questa scelta. Ho sempre sognato questo ritorno da allenatore''. Obiettivo, scontato: ''Tornare protagonisti''. Ma senza rivoluzioni: ''La squadra ha una buona base. Conto sulla voglia di riscatto di tutti e su grandi motivazioni. Non c'e' da rifare niente, ma innanzitutto occorre ridare voglia al gruppo. Il mercato? L'importante non e' quanto spendere, ma il come. Non e' detto che spendere 45 milioni sia meglio di 15. Bisogna spendere bene''. Allusione implicita a uno dei grandi obiettivi societari, Sergio Aguero. Conte gli preferirebbe Sanchez, ma non sara' facile avere nemmeno il cileno. Il summit di mercato e' comunque partito subito dopo la presentazione. E intanto, ok a chi resta e a chi e' gia' arrivato: ''Da Buffon e Del Piero mi aspetto un valore aggiunto. Pirlo ha carisma e personalita', Marchisio cuore e determinazione. Sono felice di averli. I grandi giocatori trovano sempre spazio con me. Tutto e' possibile con la cultura del lavoro e la determinazione''. Le sue idee tattiche? ''Sono integralista non sulla tattica ma sui principi di gioco. I numeri vanno e vengono, le idee sono importanti, quelle che mi hanno accompagnato da calciatore, che si evolvono di anno in anno con lo studio continuo''. Ma Conte entra anche nei dettagli della propria filosofia di gioco: ''Mi piace avere sempre la palla. E quando la si perde, riconquistarla piu' in fretta possibile. Dovremo costruire una squadra molto corta e non mi va di scappare indietro. La nostra mentalita' sara' quella di 'fare' la partita ovunque''. Ricorre a un noto proverbio per rispondere sulle attese dei tifosi per rivedere vittorie e trofei: ''Chi ha tempo non aspetti tempo''. E tiene a precisare che il suo indiscusso amore per la maglia bianconera non sarebbe bastato per farlo decidere a ritornare: ''Adesso so che posso giocarmi le mie carte, che tocca a me. La Juve crede in me e io tantissimo nel progetto. Ci sono l'entusiasmo e le basi per programmare qualcosa di importante. Anche per questo sono arrivato con grandi stimoli, a differenza di due anni fa. Se non ci fossero state le basi, non avrei accettato''. Per quanto riguarda il suo staff tecnico, ''e' praticamente gia' tutto risolto''. Ultimo messaggio a chi diffida della sua poca esperienza: ''Faro' ricredere gli scettici''.

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