C’è una frase di Thiago Motta in conferenza stampa che è passata inosservata, eppure le parole sono eloquenti
Curiosità nello scoprire quel che l’attende, l’ambizione di chi sa la voglia di vincere che c’è in casa Juventus. Thiago Motta non ha regalato grandi titoli nella conferenza stampa di presentazione che si è tenuta ieri, ma ha espresso concetti chiari e precisi.
“Orgogliosa, ottimista e felice” dovrà essere la sua Juventus per poter aprire un ciclo che lui stesso ha definito “interessante”. Un ciclo che partirà con molte facce nuove rispetto al passato: quattro i calciatori che sono già sbarcati in bianconero (Douglas Luiz, Di Gregorio, Thuram e l’ultimo arrivato Cabal), almeno altri tre quelli che da qui a fine agosto si uniranno alla causa.
Giuntoli su questo è stato molto netto: l’idea è di rinforzare ulteriormente la rosa con un acquisto per reparto, sempre però non dimenticando la sostenibilità economica. Per questo diventeranno importanti le cessioni, con Chiesa bocciato dall’allenatore e anche Soulé in lista di sbarco. Ma c’è un addio che è stato già ufficializzato e non ha portato un guadagno nelle casse della società. Il riferimento è Adrien Rabiot che non ha rinnovato il suo contratto con la Juventus e ora è libero di cercarsi un’altra squadra. Proprio il francese è il protagonista di una dichiarazione di Thiago Motta che è passata quasi inosservata, ma che testimonia come è stata accolta la decisione del centrocampista in casa bianconera.
Se Cristiano Giuntoli si è limitato ad un freddo ringraziamento all’ex calciatore del Paris Saint-Germain, augurandogli il meglio per la sua carriera professionale, Thiago Motta è stato ancora più sbrigativo nel salutare Rabiot.
“Da amico gli auguro il meglio”: una semplice frase di poche parole, che certo non lascia trasparire il rapporto di grande stima e amicizia che c’è tra i due. Rabiot e Thiago Motta, infatti, hanno condiviso insieme l’avventura al Paris Saint-Germain tra il 2013 e il 2018 quando poi l’ex Inter ha intrapreso la carriera da allenatore, sempre con il club parigino. Ora avrebbero potuto ritrovarsi sotto la Mole, ma la scelta del francese è andata in un’altra direzione, ancora non conosciuta.
Ne ha preso atto Motta, che magari avrebbe gradito avere in squadra un profilo della qualità ed esperienza di Rabiot, senza però logicamente apprezzare. Da qui forse quella frase quasi di circostanza che rappresenta al meglio la reazione di tutto il popolo juventino alla scelta del 29enne. Una scelta, soprattutto con la lunga attesa che l’ha preceduta, che a Torino hanno gradito in pochi.
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