
Juve, le parole dell'ex sono sconvolgenti: giocatori sotto choc (Pixabay) - Calciomercato.it
L’ex calciatore della Juventus rivela alcune cose che sconvolgono: ora si è stancato e dice basta, le sue dichiarazioni
Al centro del mirino, ancora una volta. Nonostante la squalifica già scontata, Nicolò Fagioli è tornato alla ribalta dopo le indagini della Procura di Milano.
Da giorni spuntano fuori le intercettazioni che fanno parte dell’inchiesta milanese, ormai rese di dominio pubblico. Quasi logico, il polverone mediatico alzato dalla vicenda che coinvolge non soltanto il centrocampista ora alla Fiorentina, ma una decina di calciatori. Un polverone al quale però Nicolò Fagioli ha deciso di reagire in maniera molto dura, invocando il rispetto per quel che è accaduto e per quel che ha passato.
Sette mesi di squalifica oltre a pene accessorie: il centrocampista ha pagato per gli errori commessi ed ora vuole che sull’intera vicenda scenda il silenzio. Così affida ai social il suo lungo sfogo: “Ho pagato il mio debito con la giustizia. Con una condanna e una sacrosanta squalifica – le sue parole sui social -, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più“. Fagioli ricorda di aver raccontato della sua patologia, attacca la stampa che “affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna“.
Non ci sta l’ex bianconero e lo dice chiaramente: “Ho passato un periodo buio, sono stato vittima di una brutta patologia – le sue parole –, ma tutto questo accanimento mediatico mi fa rivivere quei fantasmi“.
Fagioli sbotta: “Ho già pagato, non è giusto”
Ed allora sbotta Fagioli, sbotta contro le continue rivelazioni sul suo conto, su errori per i quali lui ritiene di aver già pagato a sufficienza: “Tutto questo non è giusto. Ho sbagliato, ho pagato, senza aver fatto male a nessuno se non a me stesso e alle persone accanto a me. E come ogni persona che sbaglia e paga, ho tutto il diritto di rialzarmi“.

Fagioli ricorda che quando la ludopatia ha preso il sopravvento aveva 19 anni e che vuole godersi la nuova opportunità che gli ha offerto la vita: “Mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo scontare. Chiedo rispetto adesso“. Rispetto e perdono “a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati“.
Fagioli ringrazia “la Fiorentina, la Juventus, gli amici e la mia famiglia, che non hanno mai smesso di supportarmi e aiutarmi in un momento difficile“, ma vuole guardare avanti: “Non ritornerò più sull’argomento, ora devo solo pensare a dare il massimo sul campo“